1. Non t’ha dimenticato


    Data: 19/11/2019, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... cadde in modo pesante sul cuscino ed era ancora lei sopra, ancora lei a guardarla perdersi solamente del piacere di due dita dentro, l’altra mano immobile contro la spalliera del letto bloccata con dovizia dal polso della mano di Livia. Non le serviva altro: occhi, parole e due dita a portarla in alto nell’estasi più naturale che esiste. Carla non durò a lungo, Livia era davvero brava ed esperta, perché l’amplesso fu immediato, fulmineo, inaspettato, istintivo e semplicemente carnale senza aiuto di nulla, nemmeno della fantasia.
    
    Dopo parlarono, poiché Carla era adesso un fiume in piena, voleva sapere tutto di quella donna il cui corpo aveva saputo darle in pochi minuti quello che per tantissimi anni aveva unicamente fantasticato. Chiedeva, però non fece in tempo a terminare un punto interrogativo che già un altro andava formandosi nella sua testa, invece Livia non aveva voglia di parlare, era tornata perché doveva, invero non era mai più fuggita da allora, da quel dannato pomeriggio all’inizio d’autunno. Il mare scintillante, la spiaggia deserta e loro, certo non erano dove dovevano essere e indubbiamente erano nude. Nessuna però di queste ragioni sarebbe davvero bastata se Livia avesse scosso la testa affondando quasi involontariamente le unghie laccate di nero nella carne morbida del ventre di Carla. Ora erano libere. Per Livia tuttavia poteva esserci soltanto quello, il disarmante appagamento della pelle, la pace momentanea dei sensi travolti. Lei non poteva più amare, ...
    ... non lì, non aveva nemmeno ascoltato il parlottio persistente di quella donna che non ricordava, lei viceversa si era persa nella spirale demolente e divorante della facoltà di ricordare, infausta e sfavorevole memoria, però al momento era ben erudita di ciò che stava manifestandole:
    
    ‘Mi porteresti con te?’.
    
    Livia non poteva credere che l’avesse detto, proprio lei la ragazza che aveva accettato, obbedito e taciuto. La femmina bellissima che aveva calpestato, disonorando e maltrattando sé stessa e lei in nome della famiglia. Attualmente la voleva, però ovviamente non lì. Livia al presente ribolliva tremando dalla rabbia, non sapeva nemmeno più lei se per la donna che Carla era diventata o per la ragazza che lei era stata. In ogni caso il finale lo avrebbe scritto lei e sarebbe stato redatto nel sangue, l’energia e la vitalità dell’anima, sennonché spense la sigaretta con forza, afferrò Carla per i lunghi capelli mordendole le labbra divorandogliele in un bacio implacabile e violento:
    
    ‘Portarti? Dove di grazia dovrei portarti mia dolce ipocrita e menzognera signora? Nel mio mondo forse? Che cosa fai? Taci, sì, &egrave meglio che tu faccia silenzio, sei stata sempre bravissima nel farlo, perché tacere &egrave la cosa che ti viene meglio’.
    
    Livia s’infilò il vestito sul corpo nudo, calzò le scarpe rapidamente e afferrata la borsa gettò le chiavi di casa, di quella casa che lei aveva sempre vissuto come una prigione addosso a Carla:
    
    ‘Ecco, goditela, fanne il rifugio ...