1. Cognata il seguito


    Data: 15/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: hifi70, Fonte: Annunci69

    ... ginocchia si toccavano e nessuno dei due faceva per staccarle, quasi come se tutti e due volevamo il contatto. - Però mi è piaciuto tanto e... - poi smettevo di parlare perché entravano dei clienti nel bar e stavano a pochi passi da noi e non volevo che sentissero.. allora Chiara mi disse - Dai usciamo andiamo fuori cerchiamo un altro posto che possiamo parlare in tranquillità - uscimmo e appena fuori gli dissi - Ti va di andare a casa da me - Lei mi disse di si.
    
    ci incamminammo sul marciapiede, camminavamo l'uno di fianco all'altra senza guardarci, parlavamo del più e del meno quasi vergognandoci, ma le nostre mani si toccavano, stavamo camminavamo quasi attaccati. Arrivati al cancello del portone lo aprii, le tenni la porta aperta e ci dirigemmo verso l'ascensore arrivò all'ascensore prima di me e pigio il tasto di chiamata. L'ascensore ci impiego una vita ad arrivare al piano terra e per tutto il tempo i nostri occhi sono rimasti incollati tra loro. Aprii la porta Lei entro io al seguito, appena entrato pigiai il tasto tre, mi voltai completamente verso di Lei, che si avvicino, mi cinse un braccio dietro la schiena, l'altro dietro la nuca e incominciò a baciarmi profondamente, l'ascensore fece un sussulto era arrivato al piano solo in quel momento le nostre labbra si staccarono.
    
    Aprii la porta e Chiara entrò per prima un silenzio tombale, l'unico rumore lo fece il chiavistello di sicurezza quando lo inserii. Mi girai feci uno o due passi e la presi tra le mie ...
    ... braccia, questa volta incominciai io a baciarla. Le mie mani impazienti arrivarono subito tra le sue gambe che si allargarono, poi la sorressi dai glutei, sentivo la voglia ardente con i suoi baci, a quel punto le sbottonai e gli abbassai il pantalone il tanto da infilare le mani a pelle. Entrai dentro di Lei, la sua fica bagnatissima, poi si spostò dietro le misi il dito nel culo la toccavo da per tutto. Lei eccitatissima. Ad un tratto Lei si ritrasse - Che c'è - le dissi. Lei con voce ferma mi rispose - andiamo in camera? - non le risposi ripresi a baciarla e un passo dopo l'altro arrivammo dove Lei voleva. Si mise seduta sul bordo del letto mi guardò e disse - Sabato hai fatto tutto tu, oggi tocca a me. - con mano ferma e decisa mi allentò la cinta, poi sbottono il pantalone. Io feci il gesto per toglierli ma Lei decisa mi fermo, - Faccio io tesoro oggi faccio io - il pantalone era abbassato, cominciò a sbottonarmi la camicia partendo da sotto. Quando finì sentii le sue mani sul mio petto, poi con le unghie mi accarezzava dolcemente fino a giungere con le labbra, mi baciava e leccava i capezzoli, l'ombelico. Mi tolsi la camicia e la gettai a terra, tolsi le scarpe e i pantaloni con i piedi, per non farla smettere in quello che faceva. Con delicatezza come se stesse scartando un regalo prezioso abbasso leggermente lo slip facendo uscire una parte del mio pisello gonfio e pulsante. Non usò le mani ma lo tocco con la lingua, al suo passaggio lo sentii gonfiarsi ancora di più, con le ...