1. Alessia.


    Data: 14/11/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: mariodirocco, Fonte: RaccontiMilu

    Finalmente il tanto agognato diploma era arrivato! Benché avessi solo conseguito il mio bel diploma di ragioneria con il voto di soli 50/60 ero molto soddisfatto poiché comunque era il voto più alto di tutto l’istituto. Ora non mi restava che iscrivermi all’università. La scelta era per me difficile. Tante erano a numero chiuso e mettermi a studiare di nuovo non ne avevo tanta voglia. La logica voleva che mi iscrivessi a Bologna, città a me più vicina ma fu mia sorella a togliere il dubbio sia a me che a mia madre sulla scelta da fare.
    
    ‘Firenze! ‘ disse ‘ almeno potrebbe venire a stare da me i primi tempi! Prima di trovare una cameretta per i fatti suoi.’ L’idea iniziale di mia mamma era che io viaggiassi tra il mio paese e Bologna ma il suggerimento datole da mia sorella, benché comportasse una spesa maggiore, non le dispiacque.
    
    Alessia, mia sorella, aveva 12 anni più di me e da 4 anni ormai viveva con suo marito Carlo a Firenze. Anche lui fu d’accordo con il suggerimento di mia sorella. Quando loro, che erano da noi per le ferie estive, sarebbero tornati a Firenze mi avrebbero portato con loro per iscrivermi all’università e mi avrebbero dato ospitalità per i primi giorni in attesa che io trovassi una camera per i fatti miei.
    
    I primi tempi furono per me un po’ sacrificati, dormivo nel loro divano letto in salotto e la cosa era un po’ scomoda. Avevo i vestiti sempre nelle valigie e la sera dovevo aspettare che tutti si andasse a letto prima di potermi stendere un ...
    ... po’.. le ricerche per una camera erano difficili nonostante le tantissime offerte. Molte abitazioni erano dei veri e propri tuguri che padroni di casa senza scrupoli offrivano a prezzi vertiginosi ai poveri studenti senza neanche uno straccio di contratto. Io ero molto demoralizzato, la convivenza con mia sorella e soprattutto mio cognato iniziava ad essere difficoltosa e nonostante non mi avessero detto niente e fossero ancora molto gentili e pazienti con me avvertivo che mancava loro quell’intimità di coppia che la mia presenza stava rovinando.
    
    Un venerdì sera mio cognato Carlo rientrò dall’ufficio pensieroso. ‘Cosa succede caro?’ gli chiese mia sorella Alessia. ‘Lunedì devo partire. Ci sono problemi con la nostra consociata di Milano e il loro progetto e dobbiamo andare io e Franco a sistemare un po’ di cose.’ Mio cognato si occupava di sistemi informatici e realizzazioni software per grandi imprese. ‘Oh beh mica è la prima volta!’ rispose mia sorella per niente preoccupata. ‘Si hai ragione ma ogni volta che ti lascio sola ho sempre il pensiero e anche le difficoltà del progetto mi preoccupano.’ ‘Tranquillo caro, tu sei bravo risolverai tutto e anche Franco è un asso. Per me poi non ti preoccupare c’è Mario qui con me stavolta a tenermi compagnia.’ Mia sorella fece al marito un sorriso rassicurante e lui si rasserenò.
    
    Il lunedì mattina mio cognato partì molto presto e quando mi alzai dal mio scomodissimo divano letto lui era già partito. Tutto assonnato mi diressi ...
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