1. Tutta per papà


    Data: 06/11/2019, Categorie: Incesti Sensazioni Autore: JoeRandom, Fonte: RaccontiMilu

    ... la tenne li per un attimo poi la tolse tornado ad accarezzarmi la faccia’.’la mia bambina” disse ed io non trovai altro da dire se non ‘ti voglio bene papà’, ‘anch’io te ne voglio, infinitamente’ rispose ‘puoi mettere in dubbio qualsiasi cosa della tua vita ma su questo contaci sempre’ il solo suono della sua voce in quel momento mi faceva eccitare, presi di nuovo la sua mano e di nuovo la portai verso il mio basso ventre’ma di nuovo la trattenne ‘credo che questa cosa non vada bene” disse e io prontamente risposi ‘non &egrave vero, va bene, sarebbe sbagliato se entrambi non lo volessimo’io lo voglio’e te lo vuoi?’ non rispose ma la sua mano si distese ed io riuscii ad infilarla dentro i miei pantaloncini’sentii il tepore della sua mano forte e nodosa impossessarsi della mia figa, avvolgerla completamente, pian piano iniziò a muoversi e a massaggiarla, poi iniziò dolcemente a massaggiarmi il clitoride, impazzivo, ero fuori di me, dal mondo, dallo spazio, sotto la mia testa iniziai a sentire il suo cazzo crescere, lo assecondai, lo accarezzai con movimenti del collo’dopo qualche minuto di quel piacevole massaggio reciproco mi alzai, mi misi di fronte a lui e mi spogliai completamente, ero magra ma con un bel seno e bei fianchi”come sei bella’ disse’io lo guardai, gli tolsi la maglia, slacciai la cordicella dei pantaloni e glieli sfilai, il suo cazzo svettò dritto sulla sua pancia, mi accovacciai tra le sue gambe e iniziai a massaggiare’prima i piedi poi le caviglie, i ...
    ... polpacci, le cosce’mi piacevano le sue gambe forti ricoperte di peluria scura’molto molto lentamente mi diressi con le mani verso il suo cazzo, quando ci arrivai iniziai accarezzando i testicoli con entrambe le mani per poi iniziare lentamente a salire con una pressione minima dei polpastrelli, lo accarezzai più volte e sembrava diventare sempre più duro’stavo attenta a non fare mosse azzardate vista la sua reazione della mattina’così con molta attenzione avvicinai la mia bocca alla cappella e la baciai’lui trattenne un gemito ma io lo sentii distintamente’allora iniziai a fare con la lingua quello che fino a poco prima avevo fatto con le mani’prima leccai i coglioni per poi risalire lungo l’asta, scendere e poi risalire fino a che senza preavviso ingoiai la sua cappella irrorandola di saliva’lui ebbe un sussulto vero e proprio che mi stimolò a proseguire’e così feci iniziai a succhiare con precisione’sapevo bene come fare, il mio primo ragazzo mi aveva insegnato bene come succhiare, con decisione e delicatezza perché diceva il cazzo quando &egrave duro &egrave anche molto sensibile, segui un ritmo e non stringere’in diversi in seguito mi avevano fatto i complimenti, e ora mettevo la mia esperienza a disposizione di mio padre’alzai lo sguardo per vedere la sua faccia’lui si mordeva il labbro inferiore e teneva lo sguardo da un’altra parte’godeva ma in qualche modo era ancora trattenuto’allora ci misi ancora più impegno, volevo si liberasse completamente, così come io mi stavo ...
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