1. Ti consolo io


    Data: 06/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Dan86, Fonte: Annunci69

    “Andiamo a fare due passi?”
    
    “Successo qualcosa?”
    
    “Ti prego andiamo?”
    
    “Certo, come vuoi.”
    
    Cominciammo a camminare senza sapere dove ci avrebbero portato le nostre chiacchiere.
    
    Claudia era una delle ragazze più ambite del momento ed io ero fidanzato ormai da un paio di anni. Ma non si lascia sola un’amica nel momento del bisogno.
    
    Mi disse che non riusciva a vedermi con Sara, che soffriva perché mi aveva perso anni addietro. Io, nel frattempo, cercavo di spiegarle che non doveva sentirsi così e che non era di nessuno la colpa se tra noi non era andata bene.
    
    Ma lei non cedeva, era affranta dalle mie parole e continuammo a camminare avvicinandoci sempre di più al parco. Scendemmo i gradini che lo affiancano. Era una lunga scala, scomoda, tortuosa e lei spesso scivola aggrappandosi al mio braccio. Forse lo faceva solo di proposito per cercare un contatto fisico.
    
    Sara era a poche centinaia di metri di distanza, ma lei sembrava non cedere alla tentazione di toccarmi.
    
    Alla fine della scalinata prese coraggio e mi spinse verso la ringhiera. Cominciò subito con un bacio appassionato, toccandomi il cavallo dei pantaloni e cercando di sbottonarli.
    
    “Ti voglio! E adesso sarai mio.”
    
    Io mi sentivo impotente in quel momento. Privo di ogni forza di reazione e alla fine cedetti alle sue palpate o forse solo al mio pisello ormai diventato turgido e uscito fuori dai pantaloni senza ancora slacciarli.
    
    “Mmm … interessante. Lui almeno reagisce!”
    
    Riusciva a ...
    ... sfiorarlo. Con le sue dita toccava la mia cappella e lo faceva diventare ancora più duro, finché non sbottonai i pantaloni e lo tirai fuori dalle mutande. Lei lo prese con la mano, lo strinse con forza e cominciò a segarlo … su e giù … su e giù.
    
    “Senti quanto è duro e non riesci nemmeno ad usarlo!”
    
    Non riuscii più a contenermi e la presi dalle spalle e la spinsi verso il basso fino a farla arrivare con le ginocchia a terra e con la sua faccia di fronte il mio pisello duro e pulsante.
    
    “Succhialo troia!”
    
    Non se lo fece nemmeno dire. Lo prese subito in bocca spompinandolo con gran maestria.
    
    Mi avevano sempre fatto impazzire i pompini, ma con lei non avevo mai avuto questa fortuna.
    
    “Voglio proprio vedere quanta voglia hai del mio cazzo”
    
    Leccava tutta l’asta, arrivava fino le palle, mentre lo segava con forza. Lentamente passava la sua lingua intorno la mia cappella e mi provocava dei forti brividi.
    
    “C’è qualcuno?”
    
    “Dai tranquillo che c’è un sacco di gente in giro e che devono passare proprio qui che non ci abita nessuno?”
    
    Ogni tanto sentivo qualcuno camminare, ci eravamo fatti prendere dalla voglia in un luogo pubblico e a così poca distanza dalla mia fidanzata che mi veniva il brutto pensiero di essere scoperto.
    
    Ma non durò molto. Si rialzò e si appoggio alla ringhiera dandomi le spalle e slacciandosi i jeans. Li abbasso velocemente, non c’era nulla di sexy in quelle movenze ma sentivo già il calore della sua fica.
    
    “Adesso scopami”
    
    “Scoparti? ...
«12»