Nostalgie e ricordi
Data: 05/11/2019,
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
E’ un afoso e rovente pomeriggio autunnale, a dire il vero un po’ anomalo ed eccezionale per la stagione. Annunziata era in casa, comodamente sprofondata sull’ottomana che mangiava dei biscotti e beveva del succo d’arancia, mentre guardava smemorata la TV. Oggi, infatti, non aveva voglia d’andare in palestra, in quanto avvertiva solamente la piena tentazione d’oziare e di rilassarsi. Annunziata è seducente con dei lunghi capelli biondi, non alta, malgrado ciò esile, nondimeno con un corpo molto femminile e sensuale, esaltato e valorizzato addirittura soltanto con una banale tuta da ginnastica. Lei è molto curata e ordinata fisicamente, perché lei ha fatto del suo corpo il punto di forza, sì, perché Annunziata è un’accompagnatrice, una prostituta, una donna che ha scelto d’usare il suo corpo per il piacere altrui, per ricavarne denaro, abbondante denaro.
E’ una prostituta d’alto lignaggio, visto che i suoi clienti sono facoltosi e sfacciatamente ricchi, in quanto tanto pagano, ma tanto esigono e fortemente pretendono. Non sa nemmeno lei a che fine ha scelto quella vita, non ha scelto né selezionato, è più corretto dire che ci si è trovata e non ha più abbandonato né rinunciato al lusso, che solamente tanto denaro le restituisce. Una sera, invero, per caso ha conosciuto un uomo che si è rivelato poi molto abbiente, due pettegolezzi, da bere, una camera d’albergo e poi il sesso, giacché sembrava una serata normale, l’avventura d’una sera, ...
... soltanto che lui inaspettatamente le ha lasciato i soldi sul comodino prima d’andarsene, ed è iniziata così l’avventura. Lui l’ha cercata ancora, ha passato la voce ed ecco la nuova vita di Annunziata, tanto denaro, parecchio sesso, malgrado ciò tanto sconforto e molta tristezza nel cuore, anche se lei non ha padroni, non ha protettori, perché decide lei come, definisce in ultimo lei quando.
Attualmente scruta allo specchio scandagliando la sua immagine riflessa, ha un bellissimo corpo, un aspetto che gli uomini amano deliziosamente profanare, gradevolmente penetrare sbattendola senza il minimo riguardo, una corporatura per il piacere, unicamente per il sesso. Non è prevista né la delicatezza né la tenerezza, no, perché questa facciata non si concede a una prostituta, fosse anche la più bella in assoluto. La dolcezza in verità è lasciata alle compagne, alle mogli e alle fidanzate, lei è solamente un corpo d’afferrare, da sfruttare e da usare in ogni modo. Al presente si volta e s’osserva il sedere, a dire il vero la maggiore attrattiva della sua clientela, in quanto è alto, tondo, però soprattutto è accessibile. Quante volte l’hanno posseduta quasi con violenza, l’hanno sbattuta, quanti orgasmi finti, simulati per compiacere e per esaudire, quante parole forti, quanti insulti e quante offese ha ricevuto, quanto sperma sulla bocca, sul volto e sul corpo ha dovuto sopportare? Quante volte s’è trovata con un fallo finto tra le cosce e ...