1. Hostoire d’F. cap.9


    Data: 29/10/2019, Categorie: Cuckold Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    ... più volte mi ero proposto di cercare di scoprire di più sullo svolgimento dei queste “feste”, ma la necessità di restare a casa con i figli mi impediva completamente di indagare per conto mio.
    
    Arriviamo così alla fine di ottobre, quando il rientro di franca fu abbastanza drammatico: al mattino, quando in un certo qual modo ci davamo il cambio, lei arrivava con addosso o i vestiti con cui era uscita alla sera, o , più spesso, una di quelle tute (orribili) tute da ginnastica con cui si usava allora fare jogging: tuta che poi teneva anche per andare ad accompagnare i figli: quella mattina Franca entrò in casa prima del solito, verso le 6.30: io ero ancora a letto, e mi resi conto del suo rientro perchè stava facendo la doccia: decisi di alzarmi per salutarla e scambiare qualche commento sulla sua serata: entrai in bagno, e scostai la tenda della doccia: rimasi di sale: tutto il corpo di franca era segnato da graffi rossi, qualcuno anche sul viso: sottilissimi, corti, sembravano prodotti dall’attraversamento di un roveto o qualcosa del genere…senza avere nulla addosso: le chiesi immediatamente cosa le fosse successo: la risposta mi gelò il sangue:
    
    “Ho corso in un parco….e sono caduta!” Non riuscivo assolutamente a capire come avesse potuto conciarsi così, e soprattutto non afferravo il concetto di “correre in un parco”: era uscita per andare a scopare, d’accordo, ma come al solito nel comodo di qualche camera da letto. era già tornata con qualche livido: dei “succhiotti” ...
    ... sulle tette o sulle cosce, qualche livido alle caviglie: (Franca ha sempre avuto una certa “fragilità capillare”) ma quelli che aveva erano graffi, graffi, lo diceva lei stessa, da spine….
    
    Le dissi di mettersi a letto, accompagnai i ragazzi a scuola, avvertii il mio aiutante che sarei arrivato un pò più tardi e tornai a casa: Franca dormiva, sfatta, ma non ero tanto in vena di pietà, ero incazzato e spaventato, non so quale di più: la svegliai senza tante storie e le chiesi:
    
    “Si può sapere dove cazzo sei stata? Capisco avere un succhiotto o una manata sul culo, ma sei andata a rotolarti sulle spine?”
    
    “Sì”
    
    SE prima ero di sale …adesso ero di m…..
    
    “Ho fatto una “caccia””
    
    “Che cazzo hai fatto? Una …”caccia”? Cosa sarebbe ‘sta “caccia”?
    
    “Mi han portata in una vecchia villona anche un pò diroccata, mi hanno fatto mezza spogliare, poi con solo gli intimi addosso mi han dato una pila e mi han detto di scappare nel parco:…che poi sarebbero venuti a prendermi…”
    
    “………..ero senza parole….
    
    “Il parco era enorme, faceva anche un bel freddo, se usavo la pila mi vedevano, se andavo al buio inciampavo….coi tacchi poi…”
    
    in effetti anche le ginocchia e le mani erano tutte abrase….
    
    “ho cercato di stare ferma, ma mi sembrava che fossero sempre lì dove mi nascondevo…anche perchè usavano i cani da caccia per seguire le mie tracce….sentivo loro che dicevano “dai cerca , cerca ….” alla fine ero anche gelata, mi han trovata, ma ero scappata attraverso un roseto, mi ero ...
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