1. Hostoire d’F. cap.9


    Data: 29/10/2019, Categorie: Cuckold Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    Le prime settimane dopo la partecipazione di Franca a quella prima “festa” furono abbastanza tranquille: ogni tanto, diciamo ogni 10/15 giorni Franca veniva da me, faceva un pò la gatta, e poi mi diceva:
    
    “se prometto di fare la brava, mi lasci uscire con mia sorella domani sera?” Al che io le domandavo:
    
    “Ma dove vorreste andare?”
    
    “Ma, uno dei suoi amici compie 40/50/60…anni e dà una festa….dai, ti prego….torno presto…” a quel punto di solito mi prendeva una mano, se la passava sulla figa e cominciava a dire:
    
    “Mmm, senti come è triste, ha bisogno di un pò di movimento,…altrimenti si restringe tutta….”
    
    “Ah, ecco, e alla festa dell’amico di tua sorella il movimento è garantito, vero?”
    
    “Diciamo che ci sono buone probabilità…dai, se mi lasci andare prometto che poi ti racconto tutto….”
    
    A quel punto me lo stava allegramente menando, per cui in un modo o nell’altro mi faceva venire…e l’autorizzazione era stata ottenuta…
    
    La sera successiva diceva ai ragazzi che andava a un concerto di musica classica , ovviamente non spiegava che ad essere “suonata” sarebbe stata proprio lei, e, normalmente era di ritorno verso le sette di mattina: io mi alzavo, lei andava in bagno, si cambiava in versione brava mammina, io andavo al lavoro, lei accompagnava i ragazzi a scuola, poi tornava a casa e dormiva fino verso mezzogiorno: in pratica lo stesso metodo di molti lavoratori con turni di notte….: rientro a casa, sonno, pranzo, altro sonnellino, poi cena e via al ...
    ... lavoro…l’unica differenza stava nel fatto che la “seconda notte” era dedicata a un sommario racconto delle maialate che aveva combinato “alla festa”.
    
    Dopo un mesetto cambiò qualche cosa: con la scusa di non voler guidare di notte, ormai si era in ottobre e cominciavano le prime nebbie, mi spiegò che si sarebbe fatta venire a prendere e a riaccompagnare da quel tal Vladimiro, “socio” dell’amico di Laura, il quale era sempre “tanto gentile con entrambe”: il tizio, alla guida di una grossa BMW arrivava puntualissimo alle otto, la caricava in auto e la riaccompagnava sempre puntuale, alla mattina dopo: le uscite di Franca a quel punto erano però diventate settimanali, e le sue richieste di autorizzazione avevano perso molto del loro aspetto di richiesta, per trasformarsi in una sorta di semplice “comunicazione” del fatto che la sera successiva sarebbe uscita….con promessa di rientro puntuale etc etc, ma senza , diciamolo pure, quel tono “leggero”, che quasi faceva intendere che se avessi negato l’assenso sarebbe magari a malincuore rimasta a casa..in attesa di un’altra occasione.
    
    Inoltre, quando tornava al mattino era tutt’altro che raggiante ed entusiasta,come capitava le prime volte, e quando la sera dopo le chiedevo di raccontarmi la serata, se la cavava con una serie banalissima di “e poi di qui e poi di là” che rappresentavano più una routinaria successione di posizioni e penetrazioni che lo svolgimento di una reale orgetta svolta con la reciproca soddisfazione dei partecipanti: ...
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