1. Cronache dalla città di Nefalia


    Data: 25/10/2019, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    Fino alla fine
    
    Eravamo entrati nella casa di un riccastro della Roma bene. L’obbiettivo era quello di sgraffignare quanta più roba potevamo. Io, il Galletto e Pollicino vivevamo di quello. Un vero lavoro come tanti impiegati statali che timbrano il cartellino, quando voglio e se ci riescono, la mattina oppure timbrano e se ne ritornano a casa a dormire. Il loro compenso poteva essere al massimo di un paio di migliaia di euro al mese, con il rischio di essere scoperti e di finire sotto processo per una truffa allo Stato. Io non mi sono mai riconosciuto in nessun tipo di stato, i miei amici, dall’asilo al liceo erano troppo appassionati al gioco d’azzardo e alle varie droghe che si facevano per poter essere inquadrati da qualcuno. Eravamo tre persone indisciplinate, scorrette, male educate, con un senso della giustizia tutto nostro per poter lavorare ad orari fissi.
    
    Io ero considerato il “farmacista” o il “tattico” dagli altri due amici, perché avevo un’indole calcolatrice, prudente, sapevo attendere il momento giusto per piazzare il colpo giusto che quasi sempre avveniva con un coltello. Non amavo usare armi da taglio di origine orientale, spade, sciabole, armi da taglio di origine medio-orientale. Quelle preferivo collezionarle. A casa mia avevo allestito una stanza con delle vetrine illuminate dove esibivo circa un centinaio diari bianche e la sera, quando ero solo e la mia ragazza magari era uscita con le amiche mi rintanavo in quella stanza ad ammirare tutto quel ...
    ... ben di Dio che avevo acquistato e collezionato in anni di viaggi fatti in tutta Europa. Il mio lavoro?
    
    Semplice programmavo e facevo rapine con i miei più cari amici che conoscevo fin dagli anni dell’asilo passati dalle suore. Una vera fortuna per me.
    
    Innanzitutto aver creato una amalgama con questi due ragazzi al tavolo da gioco. Eravamo ragazzini. La nostra giovinezza era passata sui tavoli da poker di mezza Italia. Era difficile essere ammessi a giocare, vista la giovane età e l’età degli altri partecipanti. Noi ventenni, gli altri cinquantenni. Ma bastava far vedere uno zainetto pieno di mazzette da centomila lire, all’epoca c’era la lira, perché a tutti venisse l’acquolina in bocca. E poi eravamo troppo giovani e inesperti per poter spennare quei vecchi marpioni, così pensavano tutti. Purtroppo per loro le cose non andavano come si aspettavano. I nostri duecento milioni di euro che erano nello zainetto, alla fine della serata e, molto spesso, anche della nottata passata a giocare, rimanevano nello zainetto. Spesso Pollicino tornava in macchina a prendere un’altra valigia che era in macchina. Avevamo vinto, Mario il Galletto era bravissimo ed anche Pollicino. Ce ne siamo spesso tornati con il capitale investito raddoppiato. Con tutti si giocava solo e sempre per contanti. Così gli zainetti diventavano due o ci facevamo dare delle buste di plastica. Quelle dei fruttivendoli o dei supermercati per raccogliere i soldi che avevamo guadagnato onestamente con un full d’assi ...
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