1. La calda notte dell’Ispettore Sánchez


    Data: 24/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... dietro mentre prende a pugni un sacco da pugile.
    
    «Asher!!!».
    
    Il problema, vero, è quando poi si volta, lentamente, e ti punta gli occhi dentro agli occhi.
    
    «Sì, Signore».
    
    «Hai chiamato Coleman?»
    
    Quelli dell’Ispettore Sánchez sono grandi, tagliati come quelli di una gatta, profondi che potresti smarrirti a guardarci dentro, occhi così ti fanno sentire sempre un po’ a disagio.
    
    «Sì, Signore... era...».
    
    «Era al bar scommetto!».
    
    Il nasino pronunciato, tipico delle persone curiose. Gli zigomi alti e luminosi, le labbra, dio mio, labbra così morbide che...
    
    «Sì... Signore».
    
    Il problema è quando si incammina verso di te, consumando la distanza con passo felino e deciso.
    
    «Vedi, Asher...».
    
    Quando una donna del genere ti sovrasta con la sua statura e il suo odore ti ubriaca più di un vecchio scotch.
    
    «...questo è il quinto distretto e qui ognuno deve fare la sua parte...».
    
    Un paio di grosse tette che sembrano esplodere in quella piccola canottiera e ti entrano negli occhi, uno sguardo che ti trasmette ancor più disagio.
    
    «...quelli della Buoncostume passano la vita a dar la caccia alle puttane e ai loro papponi...».
    
    Adesso la tocco, non resisto, devo toccare quella pelle di seta.
    
    «...quelli della Narcotici fanno su e giù per la costa e ogni volta ci riempiono gli uffici con qualche povero disgraziato che si sfinisce di crac...».
    
    Adesso la bacio, adesso mi gioco la carriera e le mangio quella bocca.
    
    «...noi invece siamo alla Omicidi, ...
    ... ci è toccato il compito più difficile, ci sono lì fuori degli schizzati che non dormono la notte per pensare a qualche nuova schifezza da fare, capisci?».
    
    Adesso invece svengo, non ce la faccio più, adesso crollo e mi lascio calpestare.
    
    «Se non dormono loro non possiamo farlo neanche noi, è una gara, una cazzo di gara fra pazzi, fra pazzi che non dormono mai!».
    
    Asher vorrebbe dire e fare tante cose ma si ferma un passo prima di quella giunonica minaccia e riesce a pronunciare solo le due parole che il regolamento di servizio impone: «Sì, Signore».
    
    «Quanto ci manca?» chiede l’Ispettore indicando i fogli del rapporto, poi si attacca a una bottiglietta d’acqua per reidratare il proprio corpo. Il collo teso percorso da piccole goccioline.
    
    «Dobbiamo ancora controllare i dati del Coroner sull’autopsia, Signore».
    
    «Merda! – esclama Sofía con un ruggito, per lei tutte queste cartacce sono solo una perdita di tempo, vorrebbe essere già lì fuori a dare la caccia a qualche altro pazzoide, si scola il resto dell’acqua sulla testa – Dai, vieni con me» dice ad Asher e si incammina verso lo spogliatoio.
    
    «Siediti qui e non smettere un attimo di leggere, ne ho già le palle piene di questa roba».
    
    L’Agente Asher si accomoda su una piccola panca di legno e sfoglia le pagine del caso Firecage proprio mentre Sofía Sánchez si volta verso il suo armadietto, scioglie i capelli liberando una morbida cascata nera che le accarezza le spalle e inizia a spogliarsi, davanti ai suoi ...
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