1. Le punture tra cugini...


    Data: 21/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Musicrockbass, Fonte: Annunci69

    Io e Vero, cugini con solo pochi mesi di differenza, siamo cresciuti sempre insieme. Abitavamo sullo stesso pianerottolo ma, entrambi, avevamo in camera propria un altro letto per ospitarci. Nonostante fossimo molto uniti e avessimo fatto tutte le scuole insieme, eravamo molto diversi: Vero aveva un carattere avventuroso e dei due era la piú spericolata e senza pudore di se, io ero piú timido ma, soprattutto, un po' più fifone.
    
    Spesso guardavo mia cugina arrampicarsi sugli alberi, o inventarsi chissà che, spesso la vedevo anche nuda ma, io non ci avrei provato nemmeno pagato.
    
    Anche la soglia del dolore era diversa: Vero sembrava non accorgersi nemmeno se la investiva un tram, Io mi facevo male più facilmente.
    
    Quando capitava che dovevamo fare un prelievo di sangue o un vaccino era una commedia: il primo toccava sempre a Vero, che guardava l'ago entrare nella pelle con noncuranza, o nel frattempo chiacchierava e, soprattutto, diceva a me tranquillo non si sente niente"; il secondo toccava a me, che ammutolivo e tremavo durante l'attesa e, alla fine, mi scappava quasi sempre un "ahia" e, da bambino, anche il pianto.
    
    Quell'anno, alla gita capitammo in una bella tempesta e tornati a casa avevamo entrambi la bronchite! Per farsi compagnia decidemmo di fare la convalescenza a casa mia.
    
    Quando il papà medico di Vero venne a visitarci non ebbe dubbi, entrambi dovevamo fare un ciclo di rocefin! Per fortuna ci avrebbe pensato lui. Come molte ragazze della nuova ...
    ... generazione anche Vero non era abituata a fare cure di iniezioni, ma a Vero la cosa non preoccupava, io invece avevo fatto diverse cure di iniezioni ed ero spaventatissimo. Per tutto il giorno non feci che agitarmi e protestare, nonostante Vero cercasse di tranquillizzarmi, nonostante mia madre ad un certo punto mi avesse sgridato esasperata dicendomi di non fare il bambino.
    
    Quando quella sera arrivò zio e 3 amiche di famiglia a mantenermi fu anche peggio: io mi sentivo tutta la paura nella pancia, sudavo freddo, il cuore mi batteva forte... ma come faceva mia cugina a starsene cosí calma?
    
    -Come state? - chiese zio.
    
    -Uno straccio- rispose Vero, sentendosi piena di muchi.
    
    -Dai, vi faccio vedere che con questa cura vi riprendete subito- disse zio, iniziando a scartare siringhe e fiale.
    
    Io impallidí.
    
    -Dai, non fare quella faccia - mi dissero.
    
    -Ma brucia molto?-
    
    -Un pochino, ma faccio piano!-.
    
    Io deglutí, quella risposta non mi incoraggiò molto. Rimasi in silenzio, seduto sul letto con le farfalle nello stomaco, ad osservare zio che preparava la prima fiala.
    
    -Dai Anto, girati!- disse zio spruzzando in aria un po' di liquido- Così ti visito e facciamo la puntura.
    
    Non avevo proprio messo in preventivo di farla per primo e scattai dal letto tenendomi il sedere con le mani, quasi a proteggerlo da siringhe volanti, e urlando -no zio, no! Falla prima a Vero-.
    
    -Ma tu hai piú paura, è meglio che la fai per prima e ti togli il pensiero-
    
    -No, no, zio... non ...
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