1. Angela e rosaria


    Data: 14/10/2019, Categorie: Lesbo Autore: GiulianoSicano79, Fonte: Annunci69

    ... gengive a suggere l’ultimo sapore. – “Sei deliziosa, Rosaria, quando fai così sei tutta passione”. –“Oggi la parola passione ci piace”. –“Ciò che appassiona, sempre piace” – “Si, è così”.
    
    Angela si avvicinò a Rosaria e le baciò la fronte; l’abbracciò poi, sussurrando: “A me manca una passione che mi piace”. Rosaria sentì i seni sui seni, si eccitò e scansò appena l’altra che le si avvinghiò con voluttà. “Angela, che fai? Io sto con un uomo”. – “Ti dispiaccio?”. – “No, Angela, non mi dispiaci” – “Voglio goderti, Rosaria!”.
    
    L’acqua calda riempiva la vasca, e il vapore avvolgeva il gioco delle due donne. Rosaria si lasciò trasportare da quel piacevole imprevisto. Aveva intuito già da tempo il desiderio della vicina, ma non si era mai curata di assecondarlo. Tutto andò avanti con una scioltezza improvvisa che la inebriava. Si lasciò carezzare, spogliare, senza opporsi minimamente, conquisa in un attimo. Angela le baciò dolcemente la bocca e poi discese con baci e morsetti accennati sui piccoli seni, sul ventre, sul pube, sulle gambe lunghe e polite. “Spogliati anche tu” sussurrò Rosaria, voluttuosa. Le piacque il generoso seno di Angela e vi affondò il viso.
    
    S’immersero insieme nella vasca colma di una schiuma che profumava d’amarena e cioccolato. L’eccitazione rese più audaci e meno carezzevoli le mani e la bocca di Angela; le pressioni, il gioco di dita, i morsi, i baci portarono Rosaria in un vortice rapido che dal plateau la consegnò all’orgasmo. Angela non ...
    ... volle venire: godé il suo piacere nel diletto dell’altra, nell’accompagnarla ancora all’acme erotica.
    
    Era ormai tardi, a Rosaria dispiacque dover andar via, ma aveva altre cose per la testa. Tra poco sarebbe tornato il suo uomo; voleva trascorrere del tempo con lui, discorrere di quell’avventura erotica, fargli leggere l’articolo su Armance e quello su Sthendal e l’Italia.
    
    “Vai via, così, Rosaria? Che fretta, che ansietà! Cosa hai? Sei turbata… mi spiace, hai tradito Riccardo” Rosaria la guardò incredula, rise di cuore. “No, no, Angela, Riccardo sarà il primo a sapere di questa storia, non l’ho per niente tradito, non abbiamo più di questi paletti”. In un istante Angela si fece rossa; turbata, si sentì indispettita e sgomenta. “Glielo racconterai? Ma che dici! Ed io come faccio a guardarlo in faccia ogni giorno? Sono la tua vicina di casa. No, non dirglielo, ti prego.” – “D’accordo, Angela, come vuoi, non glielo dirò, scordati, però, quello che è successo. E’ una cosa che non accadrà più”. Prese le sue cose, si sentì delusa e provò disgusto per Angela. “Ciao, allora.” Chiuse la porta di casa della vicina ed entrò in casa sua. Le ritornò subito il sorriso, ma era un sorriso un po’ amaro. Pensò con gioia a Riccardo e a Stendhal e con orgoglio snobbò la disonesta gente del mondo. Una finestra era aperta: folate di vento avevano sparpagliato alcuni fogli per casa. S’affacciò. Grecale agitava le chiome dei platani, dei pini e dell’araucaria. L’orizzonte tirrenico rosseggiava ...