1. La schiava virtuale. Una storia quasi vera.


    Data: 01/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... avvenuto…
    
    Cara schiavetta,
    
    ho meditato a lungo prima di decidere. Ti racconterò se non tutto, almeno quei particolari che avevo omesso e che in nessun caso possono identificare le donne in questione. La Signora innanzi tutto.
    
    Mi piaceva e sia pur timidamente le ronzavo attorno dall’anno prima. Avevo captato qualche parola di altre bagnanti che mi facevano sperare…Per questo ebbi il coraggio di provarci. Per questo ebbi il coraggio e la faccia tosta di proporle di andare a casa di lei che sapevo libera. Non ero poi sprovveduto come ho lasciato credere. Mio padre, generoso con tutti, gioviale con tutti, con le cameriere era tiranno ed avaro. Le pagava poco e le dimensioni della casa oltre alle sue idee facevano si che le due cameriere che costantemente avevamo durassero pochissimo. Assente per molti mesi per volta e pronto poi a partire subito dopo, ero affidato dai dieci anni in poi a ragazzette al primo lavoro. Allora erano perlopiù analfabete o quasi, ero io a dover decifrare gli sgorbi dei loro fidanzati lasciati al paese e a rispondere. Diventavo così una specie di confidente sentimentale. Niente pratica, ero poco più che un bambino, ma da pensare molto. Duravano poco, a volte due o tre mesi soltanto poi il ragioniere doveva darsi da fare per sostituire quella che aveva trovato di meglio.
    
    Una la feci licenziare io. La spiavo scopare con un tizio. Quando ne portò a casa due e poi tre telefonai al ragioniere. Avere uomini diversi che entravano in casa quasi ...
    ... tutte le notti non mi piaceva anche se mi piaceva guardare. Imparai in teoria tutto quello che un maschio poteva fare con una femmina.
    
    Più avanti, dopo la innominata ebbi anche una storia con una di loro. Non la più giovane, e neppure la più carina. Una delle poche che sia durata sei mesi. Aveva un fidanzato al paese cui scrivevo lettere di fuoco ed era una ragazza di sani principi. Fidanzata non voleva tradirlo, io poi non avevo il coraggio di andare in farmacia a comprare i preservativi e lei men che meno. Ero però il padroncino ed aveva, parole sue, dei doveri nei miei confronti. Risolse la cosa con deliziosi lavori di bocca e dandomi il sederino. Così non lo tradisco diceva nel suo quasi incomprensibile dialetto. Purtroppo durò appena alcune settimane, poi la madre la richiamò al paese. Una seconda era vergine e tale era decisa a rimanere. La convinsi a seguire le orme dell’altra ma anche con questa durò poco e niente sederino, solo pompini.
    
    Con la signora salii a casa sua. Niente frasi tipo non dovremmo, è male o cazzate del genere. Fu lei a dire che era la mia schiava, un gioco solo. Solo per gioco si fece legare i polsi e chiavammo come ricci. La sera seguente le feci portare le ginocchia al petto, e mi trovai davanti non uno ma due orifizi. Questa volta la legai nella miglior posizione e nonostante qualche protesta li usai entrambi i due orifizi. Probabilmente per lei era la prima volta che lo prendeva nel sedere ed inoltre ne abusai. Cominciai carezzandole tutto il ...
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