1. Luca, Marco e me.


    Data: 30/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Serena95, Fonte: EroticiRacconti

    ... ed ricominciare ad ignorarlo totalmente, vagando con lo sguardo per la stanza.
    
    Lo sentii sbuffare ed allontanarsi.
    
    Ragazze di tutti i tipi con i culetti sodi che sgambettavano sulle cyclette, ragazzi che si pompavano nell’angolo pesi, altri che più modestamente facevano i classici esercizi.
    
    Alcuni erano timidi, e facevano i loro esercizi nel totale silenzio, altri conversavano amichevolmente con gli amici o l’istruttore.
    
    Mentre vagavo, il mio sguardo si soffermò su un paio di spalle deliziosamente toniche ed in tensione. Il ragazzo a cui appartenevano era appeso all’asta per le trazioni, e si alzava ed abbassava velocemente, contraendo i muscoli che si gonfiavano con le vene in rilievo.
    
    Mi morsi involontariamente le labbra mentre un improvviso desiderio di accarezzare quelle spalle, e sentire quelle mani forti sul mio corpo mi attraversava. Chissà quanto forte mi avrebbe stretto o quante spinte potenti mi avrebbe dato, con quel corpo pazzesco..
    
    -Serena!- mi ripresi mentalmente -cosa cazzo pensi, sei fidanzata!- in trance però non riuscivo a smettere di fissarlo, anche mentre si girava e si accorgeva inevitabilmente di come me lo stessi mangiando con gli occhi.
    
    Rimase confuso per qualche secondo mentre il mio sguardo si soffermava sul suo viso. I capelli castani erano un po' arruffati, probabilmente per la palestra, e gli occhi erano di un verde scuro, che si confondeva con il castano. Il viso era magro, sbarbato, con la mascella asciutta e decisa, le ...
    ... labbra sottili. Il mio sguardo scese quasi involontariamente sugli addominali messi in evidenza dalla canotta sudata ed appiccicata al corpo, e…oh Dio, un pacco invidiabile!
    
    Il calore tra le mie gambe stava rapidamente salendo, dovuto non più solo alla corsa, ma anche ad un’eccitazione che mi colse completamente alla sprovvista. Mi stavo bagnando guardando un ragazzo che non era neanche il mio!
    
    Sbattei le palpebre più volte, prima di scuotere la testa e voltarmi a guardare di nuovo fisso davanti a me, mentre acceleravo ancora l’andatura della corsa.
    
    Quando un’ora e mezzo dopo uscii dalla palestra con Marco praticamente alle calcagna, stanca, sudata, ma un po' più rilassata, ero ancora presa dal pensiero di quel ragazzo.
    
    Per tutto il tempo dopo i miei sguardi mi era girato attorno con discrezione, e ringraziando il cielo Marco era troppo preso dai suoi pesi per badarci. Mi aveva sorriso, una volta anche ammiccato, e mi aveva sfiorata mentre passavo tra le macchine, una volta il braccio, una volta la coscia, e in ultimo, la sua mano si era “casualmente” appoggiata sulla curva del mio sedere.
    
    Ero totalmente in subbuglio. Perché avevo dato così tanta attenzione ad un ragazzo che non era Marco?
    
    Era vero, le cose tra noi non andavano per il meglio, e lui neanche sembrava accorgersene. Il rapporto era noioso, statico, il sesso un disastro, ma provavo comunque dei sentimenti per lui. Invece mi trovavo bagnata a pensare ad un altro ragazzo. Dovevo togliermelo dalla ...
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