1. E pensare che avevo paura di lui ... invece adesso ...


    Data: 28/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: roberto69mara, Fonte: Annunci69

    “Guardati!” aveva dovuto ripetermelo più di una volta prima che io trovassi il coraggio di alzare lo sguardo e affrontare la nostra (la mia) immagine riflessa in quello specchio che improvvisamente sembrava talmente grande da poter contenere tutto il mondo. “Guardati” mi ripete con una serenità quasi disarmante che mi permette di trovare l’audacia di alzare lo sguardo. Due corpi, due corpi nudi sul letto. Lui, stupendo, steso sulla schiena, fra le sue gambe una donna inginocchiata e con il busto piegato in avanti chiaramente intenta a succhiargli il pene. Lentamente lo sguardo corre su quei due corpi che potevano sembrare assolutamente anonimi e sconosciuti fino a che nella donna comincio a riconoscere le forme che la delineano, ogni singola curva, ogni singolo neo e allora capisco che sono proprio io. Il viso è parzialmente coperto dai capelli, lui li scosta liberandomi la vista. Contemplo quel cazzo che entra ed esce dalla bocca e senza volerlo finisco per guardarmi dritta negli occhi. Subito l’imbarazzo mi provoca un brivido, è la prima volta che mi vedo mentre faccio sesso, l’emozione è forte, come uno schiaffo in piena faccia ma qualcosa di più forte dell’imbarazzo mi porta a continuare ad osservarmi. Per un attimo la mia bocca si ferma ed io come ubriaca mi meraviglio di riconoscermi e di piacermi. “Ti piace quello che vedi?” velocemente cerco il suo viso nello specchio, ho l’impressione che mi aspettasse e che sicuramente conoscesse la risposta. D’improvviso il senso ...
    ... delle parole che mi aveva detto nei giorni precedenti si riassume in quell’immagine di noi riflessa nello specchio. Solo poche ore prima ero bloccata in autostrada che mi stavo maledicendo per aver accettato quell’invito.
    
    Di lui sapevo poco niente e quel poco che sapevo mi metteva soggezione, eppure ero lì che stavo andando da lui. Mi facevo mille domande e mi davo mille risposte ma sapevo benissimo che erano solo balle. So perfettamente quando il mio “io” istintivo aveva preso la decisione di incontrarlo, la decisione di conoscerlo, la decisione di scoparlo. Dopo il solito scambio di messaggi mi lascia il numero di telefono scrivendomi “chiamami, così potrai capire che sono una persona assolutamente normale”. Ho aspettato un po' prima di farlo perché sapevo benissimo che quella telefonata sarebbe stata un punto di non ritorno. La sua voce mi ha fatto decidere, ero completamente rapita da quel suono caldo, vellutato e sensuale che mi faceva vibrare lo stomaco e non solo, ognuno ha il suo punto debole e senza saperlo (forse) lui lo aveva trovato demolendo in un attimo tutti i miei muri! Ora ero nel suo letto a guardarmi mentre gli succhio l’uccello completamente ipnotizza dalle sue parole. Più mi osservo più l’eccitazione cresce, lo voglio, lo voglio con tutta me stessa. Osservo quel magnifico corpo e desidero esplorarlo in ogni sua parte, sentirne il profumo, gustarne il sapore, coprire ogni centimetro della sua pelle con baci, carezze e leccate ma allo steso tempo volevo ...
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