1. In totale discrezionalità


    Data: 21/09/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... demoralizzata.
    
    Io vado a prendere la torcia che tengo sempre nel cruscotto della macchina e ci avviamo verso l’arenile pressocché deserto, faccio poche decine di metri e riacciuffo la borsetta: nel volo il suo contenuto si &egrave sparso attorno, però progressivamente recuperiamo tutto. Adesso la ragazza &egrave calma, io le ispiro fiducia e mi sorride. Lei &egrave così tenera, indifesa e inerme, che mi suscita un mare di tenerezza e una gran voglia di stringerla al petto, eppure mi trattengo riconoscente del fatto che sono un cavaliere senza macchia, dato che non oso pensare come sarebbe se ritornassi da mia moglie con il volto graffiato dalle unghiate. Al presente guardo l’orologio: sono quasi le tre del mattino, torniamo allo spiazzo con la panchina e ci sediamo per fumarci un’altra sigaretta, in quell’istante ci presentiamo, lei si chiama Miriam e ha ventidue anni, in modo inatteso nota la mia fede nuziale:
    
    ‘Sei sposato? Così giovane già sistemato?’ – si stupisce la ragazza.
    
    ‘Ho trentadue anni, ma sono già sposato da cinque anni’ – le rispondo io con tutta franchezza. Miriam fa qualche commento brioso e spiritoso sul matrimonio, poi mi chiede:
    
    ‘Dov’&egrave tua moglie adesso?’.
    
    Io sto per raccontarle una bugia, poi ci ripenso e decido di dichiararle la verità, lei si mette a ridere e mi prende in giro, il suo sorriso &egrave contagioso e finisco per ridere allegramente anch’io:
    
    ‘Forse &egrave meglio che torni da tua moglie. Volevo domandarti questo: me ...
    ... lo daresti un passaggio fino a Viareggio?’.
    
    ‘Hai ragione, dai vieni, sali su’ – le agguanto la mano e l’accompagno alla mia macchina, eppure prima di salire lei mi guarda a lungo sussurrandomi:
    
    ‘Sei un bravo ragazzo’ – dandomi un bacio sulla guancia.
    
    Per fortuna il buio non lascia intravedere l’improvviso rossore che m’avvampa alla svelta le guance, cosa rarissima per me. Finalmente partiamo, io guido molto lentamente e conversiamo, lei vive e abita a Viareggio, tuttavia non &egrave una villeggiante come avevo pensato, in quanto si &egrave appena diplomata al liceo artistico di Lucca:
    
    ‘Perché non prendi l’Aurelia? Facciamo prima ad arrivare a casa mia’ – mi suggerisce Miriam.
    
    Io mi stupisco, perché conoscendo bene le strade della Versilia credo che allungheremo il percorso, sennonché svolto a sinistra e lascio il viale del mare, perché la strada che conduce alla statale si snoda tra la pineta e la campagna in quanto adesso &egrave assolutamente buia.
    
    ‘Ti dispiace se ci fermiamo un attimo?’ – mi chiede Miriam, indicandomi un praticello circondato da alti e folti rovi:
    
    ‘Devi fare la pipì o vuoi che andiamo a raccogliere le more?’ – le chiedo sorridendo nel tempo in cui fermo la macchina:
    
    ‘Dai, sciocco. Ho voglia d’essere un po’ coccolata, ecco tutto. Se non ti va puoi benissimo ripartire’.
    
    Io non ci penso per niente ad andare via da quel posticino delizioso, giacché dopo quell’invito sono lusingato e perfino un po’ teso, in quanto non m’aspettavo che ...
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