1. GIOVANNA DAL PENTACOLO 2


    Data: 28/11/2017, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentivo sensazioni che prima non mi accorgevo nemmeno che potessero esistere ‘
    
    Che strano!
    
    Era come se io fossi stata sempre dov’ ero, ma non capissi niente della scena, perché le luci erano spente.
    
    Era come se io fossi stata sempre chi ero, ma non mi vedevo, perché il mio specchio era scuro.
    
    Sedetti sul gabinetto per sostenere la ridda di emozioni che mi invadeva, mi subissava … come un fiume in piena.
    
    Quando mi fui calmata, mi resi conto che la mezzanotte era vicina, mi spogliai, completamente nuda e mi osservai nello specchio grande, fissato alle spalle della porta di uno stipo a muro.
    
    Per la prima volta vidi chi ero veramente.
    
    Di fronte a me, dallo specchio, un corpo di donna, sinuoso e sensuale mi fissava. Io non mi ero mai vista così!
    
    Non mi ero mai apprezzata né mi ero accorta di crescere … quanto sciocca dovevo essere sembrata alla gente: ai conoscenti, ai familiari, agli studenti della scuola …
    
    Mi resi conto che non avevo mai avuto amiche, né amici e, misteriosamente, non mi ero mai chiesta il perché.
    
    Guardai ancora il mio corpo nudo, che bella che ero: non altissima, avevo un corpo piacevole e proporzionato: i seni erano perfettamente tondi e sodi, non esagerati, ma notevoli; sull’ apice le aureole erano rosee e i capezzoli elastici e pronti a svettare appena sollecitati, me li carezzai entrambi con le dita … e infatti, sorsero subito al tocco, scuri, rigidi e puntuti.
    
    Con le mani mi presi i seni, schiacciando i capezzoli sotto le ...
    ... palme, la loro rigidità carnosa mi fece gemere dal piacere mentre li saggiavo nelle mani e li ‘impastavo’, l’ uno sfregato contro l’ altro …
    
    Mancava qualcosa in quel canale caldo e lievemente sudato tra le due tette, lo sentivo. Poi capii e immaginai che lì, tra quei due monti rigonfi, ci sarebbe stato benissimo un membro bitorzoluto e tonico, come quello dello zio.
    
    Sarebbe stato bellissimo accoglierlo, mentre quella sacca, che avevo visto sbattere sulla vagina di mia madre, mi avrebbe premuto sul petto, facendomi sentire la rotondità rigida delle sue due grosse palle.
    
    E il membro, il cazzo … averlo a pochi centimetri dal viso; la grossa testa che veniva fuori dalla pelle bruna del prepuzio e l’ odore selvatico di orina, di sudore e di desiderio.
    
    Vedevo quasi le goccioline dell’ eccitazione fuoriuscire dal buchetto del pene.
    
    Ormai smaniavo.
    
    Lisciandomi i fianchi; osservai il loro perfetto rapporto col bacino, il pancino tenero e tondo e, poco sotto l’ ombelico, quell’ oasi di pelo castano chiaro, quasi rossiccio, lo stesso colore dei miei capelli; però i peli erano ricci, forti e ribelli.
    
    Come una piccola macchia erbosa, nascondevano quel frutto rosa di cui solo adesso sentivo l’ importanza … mugolai come una gatta.
    
    Spinse sul monte di venere con la mano aperta.
    
    Ero talmente eccitata, che ogni volta che mi carezzavo nella zona della vagina, meccanicamente stringevo le gambe, per sfuggire al mio stesso tocco.
    
    Sciolsi i capelli lunghi e crespi, che ...
«1...3456»