1. Triage


    Data: 13/09/2019, Categorie: Etero Autore: Mr Gwyn, Fonte: EroticiRacconti

    L’ambulanza mi ha portato qui all’alba; da quando mi sono trasferito in questo angolo di montagna non avevo mai avuto bisogno dell’ospedale, non potevo chiederlo a nessuno e salire in auto con una colica renale percorrendo dieci chilometri, era fuori questione.
    
    L’aspetto del piccolo nosocomio è ordinato, d’altra parte l’efficienza dell’Alto Adige non è in discussione, specie da chi proviene da realtà urbane, decisamente più allarmanti.
    
    Gli infermieri mi appaiono come soldati pronti all’azione, mentre i portantini quasi si confondono con l’ambiente circostante, solo il caratteristico odore del disinfettante è uguale dappertutto.
    
    Il bianco ed il celeste sono i colori ricorrenti, rilassano la mente e pacificano gli occhi.
    
    Niente a che vedere con le sale d’aspetto e gli ambulatori che ho frequentato nella mia città, dove il grigio è vomitato su pareti bianche, sporcate da piedi maleducati.
    
    Il personale con il loro vociare a volte eccessivo ed inutile, aumenta il fastidio di un luogo santificato alla salute emergenziale.
    
    I dottori qui si vedono, non bisogna cercarli perché qualche regola idiota, li costringe a fare la spola tra il pronto soccorso e il reparto.
    
    Prima o poi qualcuno penserà alla medicina d’urgenza come qualcosa di autonomo e non come un riflesso di un’azienda sanitaria, un surrogato del reparto, bensì un’ospedale nell’ospedale.
    
    L’infermiera che mi accoglie al Triage scrive i miei dati e le informazioni che le somministro con competenza ...
    ... sintomatica, ho già avuto altre coliche renali, il dolore è prima sordo e poi via via in un crescendo degno di un’orchestra classica, raggiunge l’apice, quando un’invisibile mano stringe il rene, come fosse una spugna da strizzare, il dolore torna a placarsi, mentre il calcolo continua la sua corsa, urtando con le sue punte di silicio il tessuto spugnoso dell’organo.
    
    Speri che possa prendere il più velocemente possibile la via della vescica, dove ti creerà contrazioni ma sarà quasi pronto per essere espulso.
    
    La matura infermiera sorride alla mia richiesta di un antidolorifico e mi chiede se preferisco accomodarmi in sala d’aspetto su una bellissima sedia di plastica azzurra o su un lettino nella stanza attigua, presto mi chiameranno, dice.
    
    Scelgo il lettino, anche se non so quanto riuscirò a stare steso, intraprendo una respirazione lenta e profonda, imparata a yoga, a tratti sembra fare effetto, cercando di svuotare la mente, concentrandomi su un punto fisso nel muro, l’acqua che ho nello zainetto, preparato prima dell’arrivo dell’ambulanza, adesso non serve, non nella fase acuta, rischierei solo di vomitarla.
    
    Estraggo il libro di Paolo Rumiz che avevo sul comodino, vediamo se leggendo qualche riga riuscirò ad allontanare quello che in questo momento è tornato un dolore fisso ma sordo e quindi sopportabile.
    
    Nella scala dei valori che un dolore può raggiungere, quello delle coliche renali è messo al secondo posto, subito dopo il parto, ma ci sono donne pronte a ...
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