Al fiume...domenica di tarda primavera. - Racconti Erotici

Al fiume...domenica di tarda primavera.

... una gran bella pompa. Gli si gonfiò il cazzo di brutto, aveva una gran bella fava tra le gambe il tipo. Io intanto mi avvicinai di molto finchè lui mi fece cenno di fermarmi a pochi passi da loro e mi fece cenno di segarmi li davanti ai due.

Eravamo tre bei porconi, nudi in mezzo a madre natura. Lui, steso sulla schiena con il cazzo duro per aria….lei piegata sulle ginocchia che lo succhiava e mi guardava…io che mi segavo lentamente per loro due….bellissima scena. Ad un tratto la signora si alzò, si pose a gambe larghe in piedi sopra al suo uomo e abbassandosi lentamente si sedette sul suo cazzo svettante infilandoselo tutto dentro….e iniziarono una scopata da urlo. Mi guardavano entrambi, lui mi faceva segno di segarmi e lei mi osservava mentre io me lo menavo per loro. Ecco avevo capito…ai due piaceva farsi guardare mentre scopavano.

Lei ci dava dentro sempre di più e saltellava su e giù dall’uccello duro del suo uomo fino lasciare andare un urletto liberatorio che indicava il suo godimento finale. Non capii se pure lui era venuto oppure no….forse lo avrebbe fatto più tardi. L'attenzione era tutta per lei.

Lui mi sorrise, mi fece cenno con il pollice dritto in segno di ok. Intendeva dirmi che era tempo di lasciarli soli.. Me ne andai che lei era ancora a cavalcioni di lui probabilmente rilassandosi dopo l'orgasmo. . Era stato divertente….ma io no avevo sborrato….avevo ancora le palle gonfie…poco male…eravamo ancora nemmeno a metà pomeriggio…ci sarebbero state ...

... sicuramente ancora altre possibilità.

Tornai al mio masso piatto, presi le mie cose e mi andai a cercare un altro posto al sole che trovai ancora più avanti risalendo il fiume.

Si era fatto pieno pomeriggio, il sole era caldo anche se eravamo a tarda primavera. Era una giornata splendida. Alcuni tipi gironzolavano su e giù per il fiume, anche qualche coppia. qualcuno nudo, qualcuno in costume. Qualche maschio si fermava per valutare la mia merce tra le gambe oppure se ero più o meno interessato. Stavo aspettando la preda giusta poiché non avevo intenzione di riportare a casa tutto lo sperma che avevo nei coglioni. Mi misi i boxer da spiaggia e iniziai a pasticciare con lo smartphone.

Arrivarono due ragazzotti sulla ventina, capelli alla moda, orecchini, qualche tatuaggio e rigorosamente le sopracciglia perfettamente pinzettate. Discotecari modaioli. Sculettavano un po’. Due checchine come dicono in gergo. I tipi che a me non dicono niente ma che sono ingorde di bocca. Decisi che avrebbero dovuto succhiarmi il cazzo per un po’. Iniziai a giostrare con loro. Giovani finocchiette come queste amano il cazzo. Mi alzai e andai verso il bosco lanciando delle occhiate come per invitarli. Mi seguirono ridacchiando e sculettando come nel loro stile. Mi trovarono che ero appoggiato ad un albero che mi lisciavo il pacco…Ci guardammo negli occhi…un cenno di intesa, un mezzo sorrisetto, mi abbassai i boxer, tirai fuori il cazzo che ormai stava a mezz'asta in attesa di godimento e di ...