1. La matricola


    Data: 01/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... a bearsi del sapore e dell’odore virile, del gusto del liquido che fuoriesce.
    
    “Cazzo! Questo si che ci sa fare. Altro che ingenuo ed innocente. Questo è un pompinaro nato. Basta, se no vengo subito” e lo allontana.
    
    Il ragazzino si gira verso Bernardo. Vuole riservargli lo stesso trattamento. Le piccole mani, poi il musino che sfregano sulla patta. Lo guarda dal basso. Gli vuol dire che è lui quello che vuole. E’ lui che desidera più di tutti. Gli sbottona i pantaloni, gli tira giù la lampo, glieli tira giù assieme ai boxer fino alle caviglie. Osserva l’enorme proboscide che gli sta davanti. Gli lancia ancora uno sguardo carico di lussuria che stride su quel visino angelico. Tira fuori la lingua e, aprendo più che può la bocca, la fagocita fino alla gola, ma non ne è entrato che la metà. Si aiuta a segarlo con le due mani assieme, mentre respira col naso e produce una serie di eccitanti risucchi. L’uomo gli afferra la testa ma solo per accompagnarlo nei movimenti.
    
    Filippo, intanto, si è completamente denudato. Stacca quasi a forza Ilio dal suo pasto, forse per evitare che l’amico arrivi troppo presto, e lo spoglia lentamente, accarezzandogli la pelle setosa, afferrandogli le tenere carni, respirandone il fresco profumo.
    
    “Spogliati anche tu”, dice a Bernardo. “Facciamo un’opera buona. Soddisfiamo questa povera creatura pronta al sacrificio”, dice ironicamente.
    
    Quando tutti e tre sono nudi, Bernardo si siede sulla poltrona a gambe larghe ed Ilio, inginocchiato tra ...
    ... le sue cosce, riprende il suo lavoro di bocca e di mano a favore di quel bestione peloso e dei suoi enormi genitali.
    
    “Oh, tesoro. Si così, bravo”. Il ragazzino lo guarda, con la bocca ostruita dal grosso cazzo, soddisfatto del fatto che gli sta dando piacere. Ci si impegna più che può. “Siiiihhh, tesoro, siiihhh, cosìììhhh”.
    
    Filippo, intanto, ha la faccia affondata tra le due chiappette del ragazzino messo a quattro zampe, con la lingua che bagna il forellino, che ci entra dentro. Il giovane geme forte sia per il trattamento che riceve dietro che per quello che sta facendo davanti. L’amico raddrizza il busto.
    
    “Questo me lo inchiappetto prima io, come sempre, sennò, con la bestia che ti ritrovi, poi ci navigo dentro. Comunque ti posso dire che questa bella fighetta non è per niente nuova”. Cazzo in resta, punta la cappella al foro pelosetto. Ilio si stacca un momento come per rispondergli ma, proprio allora, quello gli pianta l’intero palo in culo con un’unica spinta. L’urlo è inevitabile ma è decisamente femminile, come se fosse una ragazza a subire quella violenza. Gridolini si susseguono ad ogni affondo. Poi gemiti di dolore, poi di piacere. Sono decisamente di piacere quelli che accompagnano la monta.
    
    Davanti a quella scena, Bernardo non resiste più. “Tesoro, tesoro mio, non ce la faccio. Sto per sborrare”. E’ un grido di aiuto che lancia ed Ilio risponde subito. Fa appena a tempo a imboccare la cappella che riceve una serie di densi schizzi che si affretta ad ...
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