1. E pensare che la avevo sempre sottovalutata...


    Data: 26/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Radioporta, Fonte: EroticiRacconti

    Lei è Martina, 25 anni, quando passa te ne rendi conto, sarà alta circa 170cm, magra, forse troppo e con una quarta di seno che quasi stona su un fischino del genere, degli occhi incredibilmente azzurri su un viso dalla carnagione pallida e capelli neri come la pece. quando scopri che la mamma é argentina ti spieghi tante cose. sa di essere bella, se ne rende conto e mette in evidenza il meraviglioso sedere con dei pantaloni che alla maggior parte delle ragazze starebbero male, il seno.... beh, con certe misure c'e poco da nascondere, non usa scollature ma é impossibile parlarle senza buttare l'occhio. lei é M.
    
    Alessandro é il suo fidanzato, bel ragazzo, ciuffo ribelle, fisico costruito in palestra, sicuramente avrà ottimi addominali, occhi azzurri come M cosí da giocare alla doppietta perfetta, non un gran genio ma papá é ricco e i soldi non mancano mai, comunque e bel brillantone, quel genere di ragazzo che in ogni caso si fa invidiare. lui é A.
    
    io sono Luca, ero molto sportivo, poi un infortunio mi ha messo a riposo e sono arrivati i kg di troppo, per fortuna sono molto alto, il carisma non mi manca e per fortuna direi... visto che nel tempo é diventato la mia arma principale. io sono L.
    
    io ed M lavoriamo insieme, in una agenzia pubblicitaria, scherziamo e ci divertiamo, le guardo il culo e sospiro, siamo buoni colleghi e ogni tanto usciamo a bere qualcosa dopo il lavoro.
    
    fu in quel venerdì di merda che, chiuso un progetto a dir poco complicato ce ne andammo ...
    ... nel bar sotto l'ufficio a festeggiare e sciacquare lo stress con del buon gin tonic. ci raggiunse il buon A, ci conoscevamo già ma il nostro parlare si era sempre fermato ai convenevoli e le chiacchiere sociali imposte da qualche evento mondano. i gin tonic si susseguivano, le pacche sulle spalle pure, l'ora di cena era ormai passata e nei nostri stomaci stagnava molto alcool e qualche patatina. ed ecco che il buon A propose di trasferirci a casa sua, non abitava lontano, dove avremmo continuato a bere e, magari messa su una spaghettata.
    
    eccomi quindi entrare nel suo stiloso appartamento, piccolo ma di effetto. M se ne va in camera e torna scalza e con una canotta nera al posto del maglioncino verde che aveva quel giorno, caspita che seni. come potrò mai evitare di guardarli ora che sono brillo... e quei piedini curati...
    
    A: "ma quindi L, dov'e la fidanzata?"
    
    L: "fidanzata? e chi mi vuole ormai, sono vecchio e grasso, mi devo prendere ad una vita di stenti"
    
    M: "ma smettila, sei bello, certo dovresti perdere qualche chilo ma le ragazze di guardano, io le vedo"
    
    L:"potrá anche essere ma mai quelle che vorrei io, mi sento troppo vecchio per accontentarmi!"
    
    A:"ma dai! non dirmi che fai cosí tanto lo schizzinoso! alla fine si sa.... meglio una colata sufficiente piuttosto che andare a casa da solo!"
    
    A:"no no, ho già fatto anche troppa beneficienza... io ormai voglio scomodarmi solo se ne vale la pena". i miei occhi indugiano sulla canotta di M, ha veramente dei ...
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