1. Mondo contadino


    Data: 26/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: keplero, Fonte: RaccontiMilu

    ... bianco di cotone non lasciava molto all’immaginazione dei presenti, facendo intravedere l’intimo indossato dalla ragazza.
    
    Per la precisione Ludo – come amava chiamarla Filippo – indossava un perizoma di pizzo estremamente sgambato che – complice anche la trasparenza del vestito – andava a liberare due natiche sode ed armoniche, divise nel mezzo solo da un impercettibile lembo di lycra.
    
    Non da meno erano i seni della studentessa, di terza misura e ben torniti e per l’occasione lasciati in libertà senza reggiseno alcuno.
    
    Ludo si accorse degli sguardi bramosi lanciati nei suoi confronti, in particolare di quelli di due rozzi contadini seduti al tavolino di fronte.
    
    Infastidita ed imbarazzata, si rifugio’ nella solitudine del bagno del bar dove – persistendo la calura – si sfilo’ il perizoma, sorprendendosi tuttavia piacevolmente stranita, quasi eccitata dalla situazione in cui si trovava.
    
    A quel punto divarico’ leggermente le gambe abbronzate e flessuose sino ad intravedere nel bel mezzo delle cosce, le sue grandi labbra leggermente inumidite, come lambite da gocce di rugiada, che parevano impercettibilmente gonfiarsi come un frutto maturo.
    
    Le balenarono subito in mente, in un mix di immagini sbiadite, i volti barbuti e beluini dei clienti del bar, le loro mani tozze da contadini ma anche la dolce eterea immagine “per bene” di Filippo e le sue buone maniere.
    
    Si fermo’ di scatto, resistendo da brava studentessa di buona famiglia e rigida educazione ...
    ... qual’era, a toccare avidamente il proprio sesso.
    
    Si ricompose, uscì dal bagno e si diresse verso il tavolino dove Filippo era seduto insieme a tre contadini.
    
    “Guarda che gentili Ludo” esclamo’ il ragazzo rivolto alla compagna “ questi signori hanno stappato per noi una bottiglia di vino fatto con le uve dei loro vitigni !”.
    
    La ragazza sorrise e si accomodo’ sulla sedia, accavallando lentamente le belle gambe da cerbiatto.
    
    Quasi senza pensarci la ragazza comincio’ impercettibilmente – rivolgendo rapidi sguardi ai contadini – a sollevarsi leggermente l’abitino leggero sino a scoprire metà delle favolose e abbronzate cosce.
    
    Ludovica poi, ad intervalli regolari, riaccavallava nuovamente le gambe indugiando nella chiusura facendo intravedere furtivamente ai presenti il bel perizoma di pizzo.
    
    Di par suo Filippo assaporava – calice dopo calice – il vino offertogli dai contadini senza accorgersi di cio’ che stava accadendogli intorno.
    
    Dopo alcuni minuti le occhiate dei due indigeni si fecero sempre piu’ insistenti e vogliose, sino a quando uno dei due contadini alzandosi in piedi propose ai ragazzi di fare una breve camminata sino al loro podere.
    
    Filippo venne tuttavia subito facilmente convinto dal terzo bracciante a rimanere nel bar insieme a lui a sorseggiare una nuova bottiglia di vino rosso, mentre Ludovica accettò di buon grado l’invito dei due agricoltori.
    
    I tre si mesero in cammino in fila indiana per alcuni minuti fra gli odori penetranti della macchia ...