1. Just like a woman


    Data: 13/08/2019, Categorie: Trans Autore: Laura Sometimes, Fonte: EroticiRacconti

    Questo racconto è il seguito di Who’s that girl, chi lo ha letto sa di che parlo, per gli altri … se ne hanno voglia lo cerchino. Anche questo come il precedente è in parte realtà e in parte fantasia, spero vi piaccia. Doveroso comunque aggiungere un breve riassunto:
    
    Mia moglie è via per un viaggio di lavoro, riesco così a realizzare il sogno maturato per anni, di uscire en femme liberando Laura il mio alter ego femminile, tanto va la gatta al lardo… incontro un uomo e mi si aprono nuove prospettive (e le gambe), e poi?
    
    P.S. Ho iniziato con una citazione musicale è così continuo.
    
    Lei è tornata, le due settimane passate mi hanno cambiato,tornare alla solita vita è frustrante, vorrei poter essere sempre Laura, vorrei poter uscire, vivere da donna, ma le cose vanno diversamente. Rientro nella solita routine, Lucia impegnatissima nel suo lavoro, io al mattino in ufficio, nel primo pomeriggio rientro a casa, vado a correre o in piscina, fatico per non pensare, svolgo le incombenze domestiche, non ho la sindrome da camerierina ho semplicemente più tempo libero di lei, a volte (spesso) mi calo nei panni di Laura e passo ore en femme facendo le cose che farei normalmente. La sera stiamo insieme, usciamo, facciamo l’amore, tutto come prima, ma per me non è così, sento il bisogno pressante di manifestare la mia femminilità, di essere liberamente me stessa, vorrei dirglielo, a volte penso di attenderla la sera come Laura, ma non ce la faccio, è inutile, ho paura di perderla, ...
    ... lo so, così come so che non posso andare avanti in questo modo.
    
    É il caso a metterci lo zampino, o forse la mia imprudenza, sono in casa in gonna e camicetta, la radio ad alto volume, non sento la chiave girare nella toppa, non sento la porta aprirsi, non la sento entrare, sento solo la sua voce “e tu chi cazzo sei?” mi giro, solo allora capisce, “ma che significa?”, urla si arrabbia, capisco solo che qualcuno le ha detto di avere visto una ragazza in casa nostra(dalla finestra o sul terrazzo), più di una volta, per questo è rientrata all’improvviso, si aspettava di tutto, ma questo no. Provo a cercare di spiegare, le dico che non è come pensa (dicono tutti così, anche quelli che vengono trovati a letto con l’amante), non sente ragioni, esce di casa “quando torno non ti voglio qui, vattene”.
    
    Ecco è finita, mi cambio, prendo poche cose, quelle di Laura le infilo in un borsone che troverà posto nel baule della macchina, il resto mi riprometto di venirle a prendere, le lascio un biglietto in cui le chiedo scusa e di lasciarmi almeno la possibilità di spiegare,
    
    (non ci conto ma ci spero) vado via, dove? Da mamma.
    
    Pensavo che una volta che lei avesse saputo, sarebbe stato più semplice, comunque fosse andata, pensavo che avrei iniziato una nuova vita, da solo o con lei, in ogni caso, con Laura molto più presente, invece no. Invece sono distrutta, lei mi manca terribilmente, provo a chiamarla, si nega, non riesco a pensare ad altro che a lei, piango e mi do dello stronzo, ...
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