1. La novizia conosce il sesso


    Data: 25/11/2017, Categorie: Autoerotismo Lesbo Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... per placare un “diavoletto” che sembrava a tutti i costi volermi far diventare libidinosa. I seni erano turgidi, i capezzoli incredibilmente svettanti… Era eccitata? Le amiche mi avevano detto che era un segnale di eccitazione.
    
    La sua vulva era leggermente gonfia, non quanto mi sarei aspettata, ma la cosa fantastica chi mi attrasse di più era la depilazione accuratissima. Suor Carlotta aveva solo un triangolino di peli chiari e ricci all’apice del pube, mentre sotto fino alle grandi labbra era liscia e pulita come una bambina.
    
    – Non vedo niente di strano, madre. Siete veramente molto bella… – dissi sincera e ammirata.
    
    – Ma che dici, piccola, mi vuoi far peccare di vanagloria? Tu sei bellissima… così efebica eppure così donna. Lo avessi avuto io un corpicino come il tuo, invece sono grassa e…
    
    La interruppi enfatica, non so perché ma quel suo denigrarsi mi dava ai nervi.
    
    – No… non lo dite, ve ne prego, voi siete la donna più bella che io abbia mai visto… – quasi mi pentii, – Voglio dire… insomma, io non ho visto…
    
    – Lo so, lo so cosa vuoi dire dolcezza, ma adesso controllami anche dietro, te ne prego.
    
    E quando la suora si voltò e si trasformò in una cerbiatta smarrita nel bosco, con le forme grosse ma tenerissime, il sedere latteo e abbondante, le sue curve lascive, io non ebbi più nessun dubbio che, quella notte, il Demonio non c’entrava proprio niente con il nostro incontro, anzi, l’attrazione sublime che il corpo nudo della donna mi procurava mi faceva ...
    ... sentire molto più vicina al Paradiso che all’inferno.
    
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    Ma cosa mi accadeva? Io non ero lesbica, avevo lottato con tutte le forze, avevo subito atti sessuali dalle mie amiche, sforzandomi di non provare piacere con loro, e adesso invece la vecchia suora mi faceva rimestare il corpo di desiderio.
    
    Quando suor Carlotta teneramente si abbassò tutta in avanti, la sua vulva carnosa e depilata si schiuse ai miei occhi. Un taglio rosso e palpitante mi chiamava come un’attrazione magica, voleva che lo toccassi, che lo indagassi in tutta la sua profondità. Naturalmente non feci nulla ma ero ipnotizzata.
    
    – Scusami cara, ma ti prego, se non provi disgusto potresti controllare bene i miei buchetti, a volte Satanasso è furbo e nasconde i suoi misfatti.
    
    – Intendete anche l’ano, madre? A me sembra tutto a posto… non ho mai visto … visto così da vicino!
    
    – Ti da fastidio?
    
    – No, no, assolutamente, io… voi siete bellissima. – Ero confusa, sparavo cazzate, ero eccitata ma, soprattutto, non sapevo assolutamente cosa fare.
    
    Pensai che quella donna era lei stessa diabolica! Stava facendo tutto quello da cui mi ero sempre ripromessa di stare in guardia e col suo fare ingenuo, stridente per una donna della sua età, mi metteva in imbarazzo, come se la porca fossi io… Per farla breve mi venne voglia persino di baciare quel “tarallo” di pasta cresciuta, così appetitoso, che mi si apriva a pochi centimetri dalla bocca… così sarei stata io la lesbicona.
    
    Eppure… lei sapeva essere ...
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