1. La borsa


    Data: 12/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: Sandrox, Fonte: RaccontiMilu

    ... dopo avere controllato se vi era qualcosa di interessante diedi un’occhiata ai documenti e vidi che si trattava di una certa Elena di 43 anni e dalla foto sulla carta d’identità anche una bella donna.
    
    Arrivai in una decina di minuti all’indirizzo e vidi una splendida creatura all’esterno di un magnifico giardino che mi stava aspettando, dopo i convenevoli le diedi la borsa ribadendole che non sapevo se vi era tutto, avevo riposto i soldi nel cassetto portaoggetti dell’auto, ma lei mi rispose che l’unica cosa che le interessava era una vecchia chiave di bronzo che puntualmente trovò,le si accese un sorriso e contentissima mi abbracciò e mi chiese se volevo entrare e lo feci volentieri.
    
    Entrai in casa e rimasi molto colpito dalla bellezza dell’arredamento e dai quadri alle pareti, non sono un critico d’arte ma ci voleva poco per capire che erano opere di valore e che quella era una casa di persone ricche, me lo confermarono i gioielli e l’orologio che Elena portava al braccio.
    
    Iniziammo una piacevole conversazione e lei mi spiegò che era la moglie del proprietario di un conosciutissimo cementificio della zona e continuando a parlare mi confermò quanto avevo intuito sulle opere d’arte appese, erano quadri di altissimo valore che lei aveva ereditato dalla sua famiglia, più mi guardavo in giro e più il lusso che vedevo mi faceva girare la testa.
    
    Erano passate due ore e decisi di alzarmi e dopo avere ringraziato Elena per l’ospitalità rimasi stupito dal suo tentativo di ...
    ... darmi una busta contenente una mancia per il disturbo che fermamente rifiutai, mi sentivo già appagato, varie volte e dopo avere constatato la sua determinazione nel volere sdebitarsi le dissi che magari un giorno avremmo mangiato insieme una pizza, subito accettò e mi chiese il numero di telefono in quanto sospettava, forse a ragione, che io non l’avrei mai chiamata.
    
    Ritornato a casa potei dedicarmi al mio nuovo computer, felicissimo anche del gruzzolo che avevo maldestramente acquisito.
    
    Passarono alcuni giorni e mentre evadevo un ordine, lavoro presso una distribuzione all’ingrosso di dischi e musica, quando mi squillò il telefonino. la chiamata arrivava da un numero a me sconosciuto e con sorpresa sentii la voce di Elena ‘Ciao Sandro come stai?’ e dopo avere scambiato alcune parole le dissi che stavo lavorando ma mi arrivò secca la domanda ‘questa sera riuscirò a sdebitarmi?’ e ci mettemmo d’accordo per un ristorantino che conoscevo ad una decina di kilometri, appuntamento alle 21.
    
    Tutto il giorno pensai a quella imminente serata e terminato il lavoro mi fiondai a casa, doccia e decisione sull’abbigliamento, mi sarei vestito normalmente, jeans camicia bianca aperta e stivali, certo non un abbigliamento adatto per una donna di classe, ma amo essere me stesso.
    
    Avvivai come faccio regolarmente alle 21 in punto e il ma’tre, guardandomi dall’alto in basso mi disse ‘Prego, la signora la sta aspettando’ guidandomi al tavolo situato in una delle innumerevoli stanzette ...
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