1. La mia Piccola iena


    Data: 12/08/2019, Categorie: Etero Lesbo Autore: anonima7, Fonte: RaccontiMilu

    ... bardatura, filano lisce…il che fa presagire il peggio.
    
    Mi incammino con Carogna dietro, verso il campo, e vedo arrivare un Van di quelli luccicanti, ultimo modello…o ultima astronave perché era veramente esagerato. Come conviene a queste occasioni, tutto lo stuolo di stallieri, allenatori, istruttori. Curiosi e chi più ne ha più ne metta, accorre allo stradello che costeggia il campo. Manco fosse arrivato il Papa, vedo scendere dalla Mitsubishi L200 che tirava l’astronave, quel gran testa di cazzo di Juan. Mi giro, cerco Sara con lo sguardo, sperando di non trovarla. Invece quella puttanella ingrata era in prima fila a godersi l’arrivo del più fico del biconzo (altro detto romanesco).
    
    Puttanella ingrata! quel bastardo di Juan, dopo averla fatta bere fino al collasso si è scopato Sara e l’ha fatta scopare dal resto dei suoi altolocati amici giocatori di Polo.
    
    Dieci settimane dopo ero in una sala d’aspetto ad aspettare,come si conviene per il luogo, che Sara interrompesse la sua gravidanza.
    
    E lui non sa niente, Sara non ha mai voluto dirgli nulla. Totale e assoluta devozione a un essere tanto mellifluo non l’ho mai vista. Questo mi faceva incazzare. Sapevo che Sara ne era totalmente soggiogata, per lui avrebbe fatto di tutto ma lui ormai l’aveva avuta, non gli interessava più.
    
    Con Carogna mi avvio sul campo. Cammino un po’ in circolo per far assestare il sottosella. Mi fermo. Tiro il sottosella. Piede sinistro. Redini. Mi sollevo, scavalco e mi accomodo.
    
    Ora ...
    ... respiro veramente. Il posto più sicuro al mondo. Qualcuno ha detto che l’aria del paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo arabo. Ha detto la verità.
    
    Iniziamo il nostro riscaldamento, Carogna mi stupisce, fin troppo educato e corretto. Penso che Sara mi rimprovererà di non aver fatto le feste a Juan Del Cazzo, per il suo grandissimo risultato.
    
    Ma chittesencula (questo si capisce no??!!), a me fanno schifo le gare e fa schifo lui.
    
    Venti minuti di riscaldamento bastano, esco dal campo in groppa a Carogna, passo vicino alla folla festosa, cenno con la mano a Juan del Cazzo e sfilo via al galoppo.
    
    Appena fuori dal maneggio torno al passo e mi dirigo verso il bosco, le strade battute non ci piacciono, non ci sono mai piaciute.
    
    Buone due ore di cammino, conosco bene quei boschi ma ogni volta mi danno nuova energia.
    
    Prendo di nuovo il vialetto del maneggio, piccolo galoppo fino al campo scoperto, Carogna adora un allungo finale. Discendo da cavallo e metto i piedi nella sabbia.
    
    Prendo le redini e mi faccio un paio di minuti di scarico insieme all’equino. Il maneggio sembra deserto, c’è solo quell’astronave in mezzo a far da padrona (tra l’altro li non può parcheggiare nessuno e lui, cazzo, arriva e nessuno fa una piega…codardi del cazzo.).
    
    Mi chiedo dove sia finita Sara, dovrebbe essere al campo degli ostacoli ma non l’ho vista tornando.
    
    Torno al box del mio Carogna, via la sella, via la briglia. Questo è il momento che preferisce, una ...
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