1. Le fortune del bagnino


    Data: 07/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: frankossido, Fonte: RaccontiMilu

    ... sabato.
    
    Lei annuì e si diresse verso lo sdraio per recuperare le sue cose. Si allontanò mentre mi guardavo il suo culo coperto appena dal costume rosso e chiedendomi se sarebbe venuta veramente all’appuntamento.
    
    Alle 8 il parco era già vuoto e gli altri bagnini se ne andarono, mi offrii io di finire la chiusura e loro capirono che me ne dovevo scopare una, in fondo ci scambiavamo spesso di questi favori.
    
    Arrivarono le 9, decisi di far passare ancora dieci minuti prima di andare dalla porta sul retro, volevo farla aspettare.
    
    Quando aprii la porta mi trovai elisa davanti esattamente com’era sabato, occhiali capelli castani sciolti e vestito fucsia con tacchi coordinati. Mi guardò negli occhi ed entrò.
    
    -Facciamo una cosa veloce.
    
    -Guarda che non hai capito proprio un cazzo, sarà una serata molto lunga e più fai la stronza più mi viene voglia di prolungare la scopata, per cui troia che non sei altro adesso vieni qui e scopi come se non desiderassi altro.
    
    Nonostante le parole continuò a guardarmi con sfida.
    
    -A meno che non vuoi che giri in rete il video’ Chissà come verrebbe ridotto il tuo bel visino- mentre parlavo mi avvicinavo ‘o il tuo culo sodo- glielo tocco ‘Flavio ti rovinerebbe, e lo sai.
    
    Era rassegnata e non fece obiezioni quando le strinsi il seno. Presi una sua mano e la portai sul mio cazzo, poi le misi la lingua in bocca.
    
    Mentre la baciavo la palpavo, palpavo quel corpo che avevo sognato per anni e sentivo la sua mano che tastava il mio ...
    ... pacco. Cercai la cerniera e le tolsi il vestito, rimase così in intimo di pizzo nero. Aveva freddo e decisi, se così si può dire, di aver pietà almeno per questo.
    
    Le feci lasciare lì il vestito ma ci dirigemmo, con lei mezza nuda che si prendeva pacche dalle mie mani, verso la cabina del bagnino. Era una sorta di ufficio riscaldato, c’era una bagno e una stanza con divano e scrivania.
    
    Mi sedetti sul divano e la feci spogliare dell’intimo e dei tacchi di fronte a me, tutto tranne gli occhiali. Era uno spettacolo, la fighetta era depilata e le tette stavano su sfidando la gravità.
    
    La feci avvicinare e gliele palpai, poi le dissi di inginocchiarsi e di cominciare un pompino con spagnola. Senza fare una piega si piegò e cominciò il lavoro. Ci sapeva fare e le dissi che evidentemente doveva averne fatti parecchi da come era brava, la insultavo e ogni tanto le mettevo una mano sulla nuca per andarle in gola. Notavo però che pian piano si stava sciogliendo e lo faceva più con passione. La lingua leccava con maestria l’asta ma anche le palle e la mia cappella era in estasi quando scivolava tra le sue tette sempre più calde.
    
    Mi alzai di colpo e cercai la sua figa, notai che era bagnata. ‘Troia!- le dissi, poi la sollevai di peso e la misi sulla scrivania.
    
    -visto che non ti dispiace credo sia giusto che godi anche tu puttana.
    
    Cominciai a leccargliela e a penetrarla con la lingua, ormai anche lei era in estasi e si godeva la situazione e si vedeva dai suoi gemiti e dai ...
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