1. Eccolo il 5!


    Data: 05/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Teacher, Fonte: RaccontiMilu

    ... radice dei capelli come se volesse schizzarne fuori. Devo essere rossa come un peperone, magari qualcuno penserà che mi sento male, non riesco a non ansimare leggermente.
    
    Mi giro. è vero, c’è anche lui. Per qualche minuto me ne ero dimenticata. Ho i suoi occhi incollati addosso. Lui sa e guarda e non riesce a credere ai suoi occhi. Quella che gode in mezzo alla gente sul sedile di legno del tram è sua moglie. Sua moglie che è stata al gioco. Sua moglie che ha deciso di farlo impazzire. Gli vedo il cazzo premere sui pantaloni, duro come il marmo, eccitato come nelle migliori occasioni. Come faranno gli altri a non accorgersene? Io mi sto un po’ alla volta rilassando ma non è facile con queste due palle dentro di me. Lo guardo negli occhi e lo vedo serio. Non riesce a sorridere, è preso dal suo gioco e non pensa a nient’altro che alla mia figa, ai miei muscoli stretti che adesso vorrebbe intorno al suo cazzo. Ha la mano in tasca è lo fa. Parte! Ooh… Questo è davvero impossibile. Il mio ipertecnologico marito mi ha costretto a indossare quest’altro regalo. Il vibratore inserito nelle mutandine poteva venire in mente solo agli americani, loro e la loro mania dei telecomandi. Ma adesso li benedico, mentre le gambe mi si allentano, devo sforzarmi di non allargare le ginocchia come una troia da monta, e come si conviene a una donna compita stringo le ginocchia e allargo piedino e caviglia. Ho una tempesta dentro, brividi ovunque e una pelle d’oca alta un dito, il vibratore ...
    ... piccolo come un sassolino appoggiato sul mio clitoride che fa allegro il suo dovere e le palline cinesi che saltellano nella mia vagina.
    
    Vorrei alzarmi in piedi per dare meno nell’occhio ma non riesco, sto godendo ancora mentre umani contenuti in un’altra dimensione salgono e scendono dal tram. Io non sono lì con loro, sono sola con mio marito sulla scena di un film porno dove gli unici esseri veri siamo io e lui. Le mie mani stringono il legno del sedile e le mascelle sono contratte per non farmi urlare. E voglio il suo cazzo in bocca e dentro di me, DENTRO LA MIA PANCIA. Non ce la faccio più, mi alzo e lui capisce; il vibratore adesso è spento. Mi avvicino alla porta per scendere, mi struscio sul suo pacco enorme senza guardarlo neanche in faccia, ignorandolo come se fosse un perfetto sconosciuto. Non mi volto, so che mi segue. Punto dritta vero un bar, un po’ anonimo, ho le gambe molli ma una determinazione che non mi conoscevo. Mi appoggio al banco, benedicendo la sua solidità, e chiedo un caffè. Mio marito finge di non conoscermi e recita l’approccio un po’ cafone: ‘se permette glie lo offro io’. Prendo la tazzina guardandolo fisso negli occhi e senza dire nulla la porto alle labbra, continuando a guardarlo. Chiedo dov’è il bagno e mi avvio sculettando leggermente, sentendo forte il contatto delle palline che sono il mio segreto ripieno. Sono una tigre del sesso, sono onnipotente. Entro e lascio la porta socchiusa.
    
    Passano due secondi, mio marito mi segue, entra, chiude ...