1. Eccolo il 5!


    Data: 05/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Teacher, Fonte: RaccontiMilu

    Eccolo. Sferraglia e caracolla in Viale Zara, tra poco sarà qui in Via Fulvio Testi. Il 5. Ho insieme il petto che si apre e il fiato corto. L’attesa è snervante, interminabile. Mi sento osservata Non c’è ragione, mi dico. Cioè, si, lui mi sta osservando, salirà dietro. Io davanti. Ma non è per questo, so che lui mi osserva. Gli altri, l’adolescente che mi guarda le gambe spuntare dalla gonna al ginocchio, la signora con la spesa che sbircia con invidia il seno pieno e morbido, quel geometra/ingegnere/architetto che occhieggia dal giornale tutto il mio insieme’ Sono orgogliosa di ME ma non sono mai riuscita a superare fino in fondo la vecchia timidezza. Loro mi stanno guardando con annoiata curiosità, ma non mi stanno osservando.
    
    IO mi sto osservando. Mi guardo mentre salgo sul tram, finalmente arrivato, scalando i gradini troppo distanti, cercando di non inciampare negli inusuali tacchetti, abituata come sono alle scarpe basse. Oggi sono più femminile del solito, era inevitabile. Devo tenere le gambe strette! Strette! Non devo assolutamente pensare a quello che mi sta succedendo! ma come si fa? Il tram è partito, sento addosso gli occhi di tutti e arrossisco. So che non è vero. Ma lui mi vede, e adesso mi vede bordeaux’ Sento lo stomaco che sfarfalla, sono troppo tesa. Mi siedo. Gambe strette ho detto! Intanto il tram sobbalza, un pochino, non tanto, cari vecchi tram, ed eccole che sobbalzano dentro di me. Sento un brividino e la mia testa senza volerlo si china un po’. ...
    ... Sento il tintinnio inudibile.
    
    Lo avrei preso a schiaffi quando le ha portate a casa. I bimbi dormivano, lui è sceso a prendere la borsa del lavoro, mi ha dato un pacchetto dicendo ‘ho una sorpresa per te’, con il sorriso malizioso che gli si disegna in viso quando ha in mente certe cose. Ho fatto la ritrosa, so che lo fa arrabbiare e poi però alla fine si infoia e mi scopa con violenza, come piace a me. Ho fatto la ritrosa ma poi lo ho preso e aperto, il pacchetto, e ho visto queste ‘campanelle’ rotonde, chiuse e pesanti, che adesso sono dentro di me e con il loro tintinnio continuo mi fanno illanguidire, e bagnare, e venire voglia di strusciare con la schiena contro il sedile e la finestra. Ho aperto il pacchetto e ho chiesto spiegazioni e ho fatto l’infuriata, e lui mi ha preso per i polsi, mi ha buttato sul letto e mi ha tappato la bocca con la sua, strusciandosi addosso e spogliandomi senza darmi il tempo di reagire, e mentre era dentro di me mi spiegava tutto quello che avrei dovuto fare e mi ha stuzzicata e conquistata con il racconto, e ho goduto forte come non succedeva da un po’, stringendolo con le mie pareti come se volessi davvero spremerlo.
    
    E adesso sono qui, e stare ferma è davvero una tortura. Sento che arrossisco ancora, e non è l’imbarazzo questa volta. Sto venendo, cavolo, e non posso gemere, muovermi, infilarmi un dito in bocca e mordere, non posso fare nulla se non stringere le gambe, contrarre i muscoli e arrossire, e sento il sangue correre verso la ...
«123»