1. La discesa agli inferi del piacere


    Data: 04/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SexRain, Fonte: EroticiRacconti

    ... avvolgevano tutta. Con la lingua titillava il buchetto e con la mano me lo menava piano piano al ritmo delle ciucciate.
    
    Andammo avanti cosi' per una decina di chilometri poi, mentre lei stava per staccarsi, le dissi "no, cara. Ora finisci quello che hai cominciato", le misi la mano sulla nuca e la spinsi fino in fondo, come a farle capire che avrebbe dovuto finire. Era restia, diceva che non voleva, "lasciami andare. Sono stanca. Non ti basta?" ma io non mi sono dato per vinto; piu' lei cercava di tirarsi su e piu' io spingevo forte e la tenevo giu' dicendole "continua, continua ad agitarti. Cosi' mi eccito ancora di piu' e ti riempiro' di piu' della mia sborra".
    
    Piano piano lei capi' che non avrebbe potuto contrastarmi, si calmo' e continuo' a salire e scendere sulla mia asta con intensita' crescente, assaporando il gusto inebriante del mio uccello e godendosi, ne sono sicuro, quel gran bel pompino. Ogni volta che saliva e si fermava con le labbra sulla cappella aspirando e facendo il verso del risucchio, io muguganvo di piacere e le dicevo "cazzo, se ci sai fare con la lingua. Sembri nata per fare i pompini". Visto che era stata brava, mentre continuava a succhiamerlo con maestria, le diedi un paio di buffetti sulla testa dicendole "sei proprio una brava bambina, un po' indisciplinata ma impari in fretta chi comanda e per questo ti meriti un premio". Con la mano destra, le feci capire di aprire le cosce, feci scivolare la mano tra i collant e dentro le mutandine e ...
    ... cominciai a sgrillettarla velocemente.
    
    Piu' sgrillettavo, piu' lei aumentava l'intensita' delle succhiate. Non ce la feci piu', accostai in una piazzola di sosta, spensi la macchina e lasciai che finisse. Io continuavo a toccarla e lei continua a succhiare. "Brava Giulia. Continua cosi'. Leccamelo tutto fino in fondo. E ogni volta che ti sgrilletto, voglio sentire quanto ti piace". Lei non se lo fece ripetere due volte; io la toccavo, lei interrompeva la succhiata, apriva la bocca e "aaaaahhhhhhh. Continua, continua. Non ti fermare", diceva. E io, con l'altra mano, la rispingevo giu' fino alla fine fino a quando non sentivo la cappella sbattere sulla sua gola.
    
    Mancava ormai poco a che venissi, cosi' le dissi: "tirati su e girati dall'altra parte". Scesi dalla macchina (con ancora l'uccello di fuori), andai dalla sua parte, aprii la portiera, mi abbassai completamente i pantaloni e gli slip e le dissi "ora la finiamo in bellezza".
    
    Lei mi guardava ma sembrava non capire. La presi per i capelli e la tirai sul mio uccello. Glielo ficcai fino in fondo e le dissi "forse non ci siamo capiti. Devi finire quello che hai cominciato e lo devi fare qui e ora". Mi guardo' avendo tutto il mio uccello in bocca e comicio' di nuovo a succhiare. Succhiava e mi massaggiava le palle, senza sosta. La mia mano dietro la sua nuca che la guidava. Avanti e indietro; avanti e indietro. "Brava Giulia, continua cosi' che tra poco avrai il tuo premio. Dai, su! Succhiami le palle". Era una furia. ...