1. La discesa agli inferi del piacere


    Data: 04/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SexRain, Fonte: EroticiRacconti

    Questa e' la storia di una ragazza, di quella che e' stata la mia ragazza, e di come ho vissuto per circa due anni come un autentico re, padrone della casa, della sua vita e di quella delle donne che la frequentavano, soprattutto sua madre.
    
    Ho 25 anni e sono quello che si chiama uno start-upper. Ho inventato un'applicazione che e' piaciuta molto, mi ha fatto guadagnare dei bei soldini gia' a 20 anni e ora lavoro tra computer e telefono ma soprattutto mi godo la vita, con gli amici e le ragazze.
    
    Conobbi Giulia ad una festa; lei amica di amici ed io lo stesso. Giulia ha 20 anni, e' rossa (naturale), capelli lunghi e ricci, occhi verdi e il naso all'insu. E' quella che si definirebbe una "curvy": terza abbondante, senza esagerare ma soprattutto soda, fianchi proporzionati ma leggermente abbondanti, un culo da urlo, anche questo proporzionato e leggermente ampio (tutto da mordere o... sculacciare). Se non fosse rossa di capelli e sembrasse irlandese, la si definirebbe "mediterranea".
    
    Beh, la stessa sera che la conobbi, restammo a parlare tutta la notta in macchina e solo alle 5 di mattina riuscii a baciarla e a catturare un po' della consistenza delle sue curve, in pratica ad ottenere qualche palpatina.
    
    Profumava di rosa, aveva le labbra carnose e la pelle liscia e vellutata. Io da quando l'avevo vista, avevo un'erezione pressoche' continua, cui lei non diede sfogo ma anche li' solo un piccolo sollievo, con una breve strusciatina sopra i pantaloni.
    
    Perche' vi ...
    ... racconto tutto questo? Perche' forse voi, come me, penserete che fosse una fdl, una figa di legno, che non me l'avrebbe mai data se non dopo il matrimonio. Forse. Invece...
    
    Invece, dopo un paio di uscite, si rivelo' essere una vera furia: bastava accenderla un po', qualche carezza nei punti giusti, una palpatina piu' intensa delle tette, un bicchiere di vino in piu', farle sentire quanto ce l'avevo duro e subito si scioglieva. E quando si scioglieva, non ragionava piu' e potevi fare quasi tutto quello che volevi. Ma anche quel quasi tutto, lo scoprii, sarebbe diventato presto tutto, ma proprio tutto.
    
    La nostra storia inizia una sera che eravamo andati al cinema e poi a mangiare qualcosa: poiche' volevo tornare a casa soddisfatto, le feci bere un bicchiere di vino in piu' pregustandomi gia' qualcosa, cosi' quando alla fine della serata la riaccompagnai a casa, la vidi un po' alticcia e mentre guidavo le dissi "metti la tua testa sui miei pantaloni, cosi' ti riposi un po'".
    
    Tempo zero, feci un esperimento: cominciai a farle sentire l'erezione, strusciandomi sulla sua guancia e dopo un po' lei, senza neanche dirmi niente, si giro', mi guardo' negli occhi con i suoi occhioni liquidi, e mentre mi guardava, mi apri' la patta e se lo prese prima in mano e poi in bocca. Letteralmente dovette estrarlo perche' era incastrato negli slip da quanto era gonfio.
    
    Succhiava che era una bellezza: succhiava la cappella con maestria, lentamentemente, facendomi sentire le labbra che me la ...
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