1. Amiche troiette punite dal giardiniere


    Data: 03/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69

    ... con ancora maggior foga.
    
    Grosse gocce del sudore che cadevano dalla fronte di lui, si spargevano sulle natiche e sulla schiena della ragazza.
    
    - Ti sto rompendo il culo troietta, ti piace questo grosso cazzo? Lo senti come ti sta sfondando? Era da molto che ne sognavi uno così vero? –
    
    Ansimava il maiale in un crescendo di foia animalesca.
    
    Marika subiva quella sorta di stupro ad occhi chiusi, concentrata nelle sensazioni voluttuose e violente che le rimescolavano il ventre e l'anima.
    
    - Ohh!!! Sììì, mi fotta il culo... Più forte la prego!... -
    
    Non ce la facevo a stare a guardare passivamente: mi spostai portandomi col bacino davanti al suo viso e con le cosce strette alle sue guance le incollai nuovamente la fica alla bocca.
    
    Lei iniziò immediatamente a leccarmi e succhiare il mio brodino sapido come una bestiola assetata, con la mano si assicurava che Big Tom non uscisse dal mio culetto irrorato di liquidi e saliva.
    
    Lorenzo la stava letteralmente sfondando, mentre annegava nella mia figa, Marika invocò fremente:
    
    - Mi piace! Continui. Non smetta Signor Lorenzo...Nooh! -
    
    Soffocava il suo lamento affondando la bocca fra le mie cosce, era in bilico sulla corda sottile del piacere, stava per venire, e io con lei.
    
    Vidi gli occhi del nostro carnefice dilatarsi in una tensione parossistica che esplose in un rantolo di bestia, diede dei sussulti d'affondo nel budello di Marika, il suo seme eruttò a fiotti ...
    ... caldi nell'intestino di lei.
    
    Era così abbondante che rivoli candidi tracimarono del retto della mia amica, mentre lui le era ancora affondato nelle mucose, incapace a staccarsi come per il nodo di un cane in orgasmo.
    
    Marika venne, accasciandosi nel mio grembo: gli ultimi affondi del dildo, inferti col ritmo scomposto dalla manonel profondo del mio culo, mi fecero precipitare in una fornace di piacere orgiastico.
    
    Urlai il mio orgasmo tremando come una foglia, fu come una scossa elettrica ad alto voltaggio che mi avesse travolta, lasciandomi esanime e boccheggiante sul letto.
    
    Un silenzio appagato scese sulla stanza, ne vedevo i contorni confusi e sfumati, l'odore del sesso consumato impregnava l'aria dell'ambiente: sudore, sperma e afrori di liquidi corporei, aleggiavano come una caligine densa su di noi.
    
    - Dunque piccole sporcaccione, voglio essere magnanimo con voi: vi propongo una mediazione. Preferite che denunci le vostre lussuriose abitudini alla Presidenza del collegio, o decidete di accondiscendere a soddisfare le mie richieste ogni volta che ne avrò desiderio in futuro?-
    
    La sua voce era insinuante, non era un baratto quello, era un infame ricatto.
    
    - Se accettate avete 10 secondi da ora per rispondere. - Aggiunse con una nota di goduta cattiveria.
    
    Non ci guardammo neppure, eravamo soggiogate: le nostre teste si mossero all'unisono in un cenno di assenso.
    
    Che altro avremo potuto fare?........per commenti 
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