1. 03 – Nicola


    Data: 31/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: patrizia_da_dominare, Fonte: RaccontiMilu

    ... vedere riabbassando la gonna, ma per il resto posso fare ben poco.
    
    ‘Nicola, aspetta …’, riesco a dire solo questo, poi sento un tonfo sordo.
    
    Nicola è a due metri da me, di fronte alla porta spalancata della mia stanza, ed i suoi occhiali spessi sembrano ancora più spessi.
    
    In mano tiene un trolley rosa e per terra c’è un grosso borsone nero, cadutogli per la sorpresa, che deve aver provocato il tonfo che ho sentito.
    
    ‘Patrizia ‘ tutto bene? Sei sola?’
    
    ‘Sì, sì, tutto bene, non c’è nessuno.’
    
    Per un attimo penso di inventarmi la balla che uno sconosciuto mi ha aggredito e legata al letto, poi vedo il suo sguardo che prima si posa sulle forbici, il coltello e la corda avanzata e penso che non si berrà la storiella.
    
    Io tengo in mano, stretto nei pugni il pezzo che avevo tagliato per masturbarmi e quando lui se ne accorge, vedo come un lampo passargli negli occhi.
    
    ‘Credo di poter fare qualcosa per te.’
    
    Dice solo queste parole e si avvicina al letto, dopo aver mollato il trolley rosa.
    
    Io farfuglio qualcosa del tipo ‘aspetta ‘ non hai capito’ ma lui è già salito sul mio letto.
    
    Sono come paralizzata, le mie mani continuano a stringere il pezzo di corda, mentre Nicola mi solleva la gonna.
    
    Non dice nulla, sento solo il suo respiro pesante mentre si china su di me.
    
    Quando le sue labbra si posano sulla mia fica, cerco di richiudere le gambe e solo in quel momento lo strattone doloroso che arriva alle mie caviglie, mi ricorda che sono legata.
    
    Il ...
    ... bruciore della corda sulla pelle e lo strano bacio sono come una sferzata di piacere che mi attraversa il corpo.
    
    Nicola aumenta la pressione con le labbra e la mia fica, già un po’ bagnata, è costretta ad aprirsi, mentre grido per la sorpresa ed il piacere.
    
    Sto colando, mentre lui inizia a lavorarmi dentro con la lingua.
    
    Ogni tanto, per aumentare il piacere, tiro un po’ con le gambe per sentire meglio la corda che mi lega le caviglie, mentre Nicola ansima sempre più forte.
    
    Le sue mani mi tengono stretta per i fianchi, come per impedirmi di fuggire, ma non posso andare da nessuna parte, legata in quella maniera.
    
    Quando la punta della sua lingua tocca il clitoride grido e cerco di allontanarlo, spingendo con le mani contro il suo petto, ma Nicola è pronto a prendermi i polsi e ad immobilizzarmi le braccia contro il materasso, come aveva fatto quella volta il mio ex.
    
    Così lo lascio fare, perché non posso fare altrimenti, ma anche perché mi sta piacendo da impazzire.
    
    Sono venuta. Le caviglie cominciano a farmi parecchio male e vorrei liberarmi, ma sono anche stanca e resto ferma, con gli occhi chiusi, a sentire il piacere che abbandona lentamente il mio corpo.
    
    Le mani di Nicola mi sollevano la canottiera e subito dopo mi sento carezzare i capezzoli.
    
    è una carezza strana, ma forse dipende dal fatto che per l’eccitazione, sono diventati duri e molto più sporgenti.
    
    Quando riapro gli occhi capisco: Nicola si è spogliato completamente e mi sta strofinando la ...