la nuova azienda – quinta parte
Data: 25/07/2019,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: isher, Fonte: RaccontiMilu
... ahahhah”
Michela: ” continua a leccare la figa della tua amica e non fare storie”
e prese a sculacciarle le chiappe .
Dopo che ebbe piantato quei 25 cm di fallo nel pertugio brunito di Simonetta,
si slacciò le cinghie e andò a sdraiarsi al posto di Marina.
Michela: “Avanti, ora lecca la mia figa, cicciona!E tu, falsa magra, vai e muovi
quel fallo nel suo culo”
Simonetta con le lacrime agli occhi si adoperò come meglio poteva: si vedeva
che soffriva e Renato pareva che volesse intervenire per fermare le cose,
mentre a me vedere la scena mi fece quasi venire.
I grossi glutei così aperti, arrossati dalle scualacciate, erano per noi mariti
delle piacevoli novità, viste forse solo nei filmini porno.
Ma Michela aveva ancora delle sorprese in serbo per noi e cominciò a martoriare
il seno di Simonetta che, a quanto pareva era il suo bersaglio preferito.
Michela, mentre torceva i capezzoli di Simonetta, disse:” ah ah ah brava così, sì
continua ”
Mentre tra una leccata e l’altra Simonetta si lamentava degli assalti delle dita della
donna , Marina ricevette l’ordine di frustare la sua “amica”.
Marina stava per rifiutarsi quando Alex intervenne e le disse: “Vuoi forse prendere
il suo posto?”
Al che Marina prese il frustino e iniziò a colpire l’amica: le chiapppe erano tenute
ben distanti dal grosso fallo che era piantato per tutta la lunghezza nell’ano.
Era una strana visione e vedere mia moglie nei panni di un’aguzzina, ...
... seppure
costretta, mi faceva uno strano effetto.
Marina colpiva debolmente l’amica e a questo punto Alex le prese il frustino e
la colpì.
Marina cacciò un grido e Alex disse” E’ così che devi fare! Sennò prendi il suo
posto e sarò io a frustarti”.
Mia moglie si diede da fare e i lamenti di Simonetta significavano che entrambe
avevano capito il proprio ruolo e lo interpretavano al meglio.
Michela allungò una mano e Alex le porse due mollettine che lei provvide a
mettere nei capezzoli già allungati dalle precedenti manipolazioni.
Le frustate cessarono per decisione di Michela che si “liberò” del pesante corpo
di Simonetta per far distendere questa di schiena e potersi dedicare alla figa di lei.
Si fece consegnare il frustino e fece curvare Marina sulla figa di Simonetta e disse:
“Leccala per bene ”
Simonetta era ben aperta dietro, si poteva vedere il fallo di lattice ancora piantato
nel culo, il grosso seno arrossato , le lacrime che avevano portato via il trucco e
che come dei rivoli colorati scendevano nelle sue guance.
Marina fu colpita dal frustino all’improvviso e inaspettatamente, e gridò sorpresa
da questa mossa che fu la prima di una ventina di frustate che la colpirono nel
culone e nella schiena e lateralmente nel seno .
Il suono dei suoi lamenti era attutito dalla sua posizione e dalla dedizione che
metteva nel leccare il nido del piacere di Simonetta.
Dalla candela accesa che Alex porse alla moglie fu ...