la nuova azienda – quinta parte
Data: 25/07/2019,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: isher, Fonte: RaccontiMilu
Le nostre compagne, dopo dei timidi approcci, sembravano aver preso gusto
nell’assaporare quel nuovo tipo di carezze e attenzioni.
Era la dimostrazione che le novità, seppure imposte, possono risultare
piacevoli o quantomeno interessanti.
Vedere le agili dita di Marina addentrarsi tra i peli della figa di Simonetta,
era una cosa che mai mi sarei aspettato, così come ero certo che Renato
non si aspettasse di vedere una lingua diversa dalla propria leccare i bei
capezzoli della moglie.
Simonetta reagiva con dei movimenti sinuosi che predisponevano i presenti a
desiderare di possederla: pareva che facesse quasi una danza del ventre.
Infatti chi più chi meno dei maschi presenti era così concentrato e attratto dalla
scena, da non accorgersi delle reazioni visibili del proprio corpo, ovvero
un’erezione.
Pensavo che era un peccato non poter partecipare: in cuor avevo deciso che
avrei fatto in modo di poter possedere Simonetta e ,se non avevo capito male
Renato aveva già offerto la propria disponibilità nei confronti di mia moglie
Marina.
Le due donne ora erano distese sul letto e potevo ammirare il deretano di
Simonetta ,dato che questa era curva su Marina che ,a cosce aperte ,
accoglieva l’abile lingua di Simonetta.
Le mani di Marina torturavano piacevolmente i capezzoli di Simonetta, che
erano belli diritti: mia moglie ,ogni tanto, si divertiva a fare altrettanto con i
miei, ma vederla interagire con una ...
... persona che non ero io, per me aveva
un significato particolare.
Voleva dire che ci sapeva fare, che anche in altre persone suscitava interesse,
che anche ad altri poteva procurare piacere: così come la lingua e gli stimoli
di Simonetta dimostravano che anche altri potevano far godere mia moglie.
Finora, quando erano state possedute da Enrico e dagli altri uomini, avevano
appunto dovuto accettare e subire penetrazioni e attenzioni , mentre ora mi
pareva che partecipassero con desiderio.
I gemiti di Marina e i piccoli ah ah , appena percettibili emessi da una
Simonetta impegnata a slinguare la figa rasata di mia moglie, erano una
conferma alle mie impressioni.
Dopo circa una decina di minuti in cui le nostri mogli si erano “scaldate”,
Michela si avvicinò al culone di Simonetta :la moglie di Alex mentre le due
donne si stavano scaldando, si era toccata la figa e aveva lubrificato a dovere
il fallo di lattice.
Marina vedendo che Michela si era legata per bene il fallo ne capì le intenzioni
e allargò i grossi glutei di Simonetta :quando quest’ultima si rese conto di ciò
che l’aspettava, cercò di muoversi e sottrarsi alle mani di mia moglie che però
la tenne ferma attirandola verso di sè.
Michela strizzò l’occhio e appoggiò i fallo di lattice che, essendo di buone
dimensioni e ben lubrificato si fece strada con prepotenza tra quei due globi
carnosi.
Simonetta: “ahahh ahahha lasciami nooooooo! maledette ...