1. Diario di un rapporto molto particolare. - 8


    Data: 23/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Voyeur Trans Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    ... scorsa per rifornirmi delle scope richieste per la pulizia delle scale; allungo la mano per prenderle. Lui invece, inaspettatamente, mi dice di togliere impermeabile, pettorina e perizoma, con tono che non ammette repliche.
    
    Tolgo ogni cosa, consegnandogliela, e me ne rimango lì in piedi, nudo con solo le autoreggenti addosso, non sapendo bene cosa dovermi aspettare.
    
    Prende qualcosa di metallico dallo scaffale e me lo passa attorno al collo. E’ un grosso collare da cane in maglia d’acciaio, lo chiude assicurandolo al tempo stesso con un lucchetto ad un guinzaglio, anch’esso metallico, fermato da un altro lucchetto alla scaffalatura.
    
    Sono così sorpreso che non riesco ad abbozzare alcuna reazione.
    
    Ma non è finita qui. In terra, cosa che non avevo notato finora, c’è un pesante tombino in cemento (probabilmente un pozzetto di ispezione fognaria), dotato di un grosso anello metallico che serve evidentemente per sollevarne il coperchio. Prende un’altra catena dalla scaffalatura e la fa passare dentro l’anello, poi, dopo avermi fatto inginocchiare in terra, con un ulteriore lucchetto ne assicura i due capi alla punta della mia birdcage.
    
    Il risultato finale è che non posso alzarmi in piedi, perché la lunghezza della catena tra la mia gabbietta e il coperchio del tombino non lo consente, e nemmeno posso sdraiarmi in terra perché la catena assicurata al collare me lo impedisce. Sono obbligato a rimanermene lì in terra, a 4 zampe.
    
    -Ma...perché?
    
    Riesco finalmente ad ...
    ... articolare con voce gracchiante.
    
    -Sei proprio sicura di non sapere perché, fighetta?
    
    Fa lui sarcastico.
    
    In tutta sincerità non ne ho la più pallida idea e cerco di farglielo presente, ma lui non sente ragioni e, dopo aver raccattato tutta la mia roba, esce dal capanno senza nemmeno darsi la briga di richiudere la porta. Sono basito.
    
    Tempo qualche minuto appena e lo sento rimontare in auto, mettere in moto e andarsene.
    
    MACCHECCAZZO??
    
    Le cose hanno preso una piega del tutto inaspettata ed è una gran brutta piega...
    
    Esaminando attentamente la situazione, mi rendo conto di non avere la benché minima chance di uscirne coi miei mezzi. Le catene e i lucchetti sembrano essere roba solida e nuova di zecca, di rompere l’anello metallico o la scaffalatura nemmeno a parlarne e inizio pure a sentire un po’ freddo. Non so proprio dove sbattere la testa…
    
    Quell’unica frase rivoltami e soprattutto il tono usato mi fanno pensare che si tratti di una qualche specie di punizione piuttosto che di un gioco erotico in sé e per sé, per cui mi chiedo e mi richiedo cosa mai posso aver fatto di tanto sbagliato per meritare un trattamento che, fin già dall’inizio, promette di risultare inusitatamente duro.
    
    Ripasso mentalmente gli eventi degli ultimi giorni, cercando di individuare qualcosa che possa aver determinato simili provvedimenti, ma non mi viene in mente niente. Forse qualcosa che gli ha detto Marisa su di me; magari gli ha riferito della mia riluttanza a venire qui con ...
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