1. Il re e la regina di spade


    Data: 21/07/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Amemus95, Fonte: RaccontiMilu

    ... brividi spandersi per tutto il corpo, iniziando ad ansimare piano. Le dita dentro di lei diventano 3, con un ritmo abbastanza sostenuto. La sua mano destra ora strizza e schiaccia il clitoride tra due dita. Ben presto sente l’orgasmo montare dentro di lei, e con un gemito più alto degli altri conclude il lavoro. Non perde nemmeno tempo a rivestirsi o a pulirsi, crollando in un sonno più rilassato, fatto di sogni di trionfo olimpico, ma anche di incubi, il cui protagonista però non era Diego, ma il suo nuovo allenatore e la sua adorata allieva.
    
    “Ciao Emma, oggi allenamento leggero che domani avremo ben da fare” La ragazza bionda si limita ad annuire ed a indossare il casco da allenamento salendo in pedana “nemmeno mi chiedi perché? A questo punto siamo arrivati Emma?” La ragazza bionda fa spallucce e si mette in posa “sul serio, riesci per una cazzo di volta a rispettare le idee che ho sul tuo futuro? Quel provino era completamente inutile, non ho di che raccomandarti e non hai ottenuto mezza vittoria finora, non avevi chance di passare, e non perché tu non sia brava, ma perché in federazione sono teste di cazzo!” Emma si sfila lentamente il casco affilando lo sguardo “non è che se tu non eri abbastanza bravo quando ci hai provato significa che in federazione siano tutti corrotti eh Giulio, non sei mai stato un fenomeno, vuoi mettertelo in testa? Io lo sono, tu no, è questa la semplice differenza” il sorriso di Giulio si allarga in modo inverosimile “sei così tanto un ...
    ... fenomeno che ancora non sei riuscita a battermi una volta Emma. E per tua informazione il torneo che venne organizzato per quel provino lo vinsi, eppure mi sembra che non mi presero uguale, ma presero il 3 classificato, il 5 e l’8, guardacaso gente che veniva da scuole connesse alla federazione. E siccome mi hai fatto girare i coglioni vuoi sapere che ti dico? Io non sono mancino. Combatto con la sinistra per darti qualche chance di vittoria, ma sono destrimano, e ringrazia che hai trovato uno come me che ti sopporta, perché se fossi un altro ti avrei detto che la scherma non è la tua strada. Abbassa sta cazzo di cresta Emma, o quando andremo a Rimini non vincerai nemmeno il primo match.” Emma rimane impietrita fissando il suo allenatore, mai lo aveva sentito così arrabbiato, eppure di motivazioni per farlo incazzare gliene aveva date parecchie negli anni, molto spesso più per attirare la sua attenzione che per motivazioni che lei sentiva. Adora il suo maestro, probabilmente ne è sempre stata innamorata, ma è sempre riuscita a mantenere un certo distacco da lui, tranne qualche sporadico episodio culminato in situazioni di cui poi entrambi si erano pentiti dopo ben poco tempo “va bene, scusami tanto eh……ma perché, che succede domani?” il tono di Giulio si ammorbidisce “sai che ero a fare i provini alla federazione come staff no? C’è una ragazza che è arrivata in ritardo e che voleva a tutti i costi trasferirsi a Roma ad allenarsi. Le ho dato una chance. Mi pagherà, credo, e almeno ...
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