1. Quasi sveltina


    Data: 22/11/2017, Categorie: Etero Autore: ceasar12, Fonte: EroticiRacconti

    Sempre la mia isola, sempre le mie avventure.
    
    Stavolta però è molto più rapida, sveltina direi. Vado alla solita spiaggia, mi spoglio e mi metto sul telo con le cuffiette. Vedo arrivare una donna, 30/35 anni, giù il pareo rimane in costume. Piccolina, mora, capelli corti, bel fisico. Stende il pareo e ci si mette sopra. 10 metri di distanza, non di più. Inizia una simpatica danza di movimenti, giri in acqua, posizioni invitanti, scambi di sguardi ( ma questa era supposizione mia, indossavamo ambedue gli occhiali).
    
    Vado, è ora dei doveri, rapida occhiata passandole vicino e basta.
    
    Il giorno successivo stessa scena. Arrivo prima io e il tempo di stendermi arriva anche lei. Io a cazzo fuori leggermente allegro che non faccio nulla per nasconderlo. Arriva lei, stende il telo, giù il pareo solo che stavolta toglie anche il reggiseno, lasciando liberi alcuni cm in più di pelle leggermente più bianchi. Stesso balletto di sguardi supposti, di cambi posizione, ma sempre senza parlarci. Arriva l’ora, me ne vado passandole a pochi cm, lei mi segue con lo sguardo, stavolta l’ho vista.
    
    Terzo giorno. Arrivo e la trovo……..già sul pezzo, stesa, ma stavolta mi stupisce: si è tolta anche il pezzo sotto, lasciando un segno bianco su una figa depilata di tutto rispetto. Mi metto al solito a una decina di metri, anzi stavolta forse un po’ meno, mi spoglio, stando ben attento che lei possa guardare tutto. Due ore di sguardi stavolta più espliciti, ma ancora nulla. Riesco a vederle il ...
    ... buco del culo in una delle sue giravolte sul telo. Arriva l’ora di andarmene, il lavoro chiama. Mi rivesto, poco, raccolgo le mie cose, le passo a pochissimi cm, noto che si muove e abbassa gli occhiali per guardare meglio. La supero di un paio di metri, me ne ritorno, mi abbasso e le dico: “complimenti, bel costume”
    
    “ma….ma……..” rimane stupita, alza il busto guardandosi verso la vagina, sorride divertita, risponde un grazie. Prendo e me ne vado.
    
    Quarto giorno. Tempo assolutamente brutto, nuvole e rischio pioggia, ma non freddo, anzi. Mi avventuro verso la mia solita spiaggia, indosso solo pantaloncini e camicia di tela slacciata. Ho un km circa da percorrere. A metà strada la incrocio. Due sorrisi, un abbraccio senza parlare. Anche lei indossa veramente poco. Se ne sta tornando dalla spiaggia, dice che non c’è gente visto il tempo e che si stava annoiando. Le rispondo che l’importante era che ci fosse lei e dicendolo la abbraccio. Risponde al mio abbraccio con un bacio durante il quale mi schiaffa nella bocca una lingua lunga e liscia. Va diretta con la mano sul mio uccello, attraverso i pantaloni, e si avvicina con la bocca al mio orecchio: “ voglio farti un pompino, sono tre giorni che lo sogno”. Mi mette una mano dentro i pantaloncini, trovando subito il mio cazzo libero e quasi duro. Lo mena baciandomi, mi va il sangue al cervello. Partiamo veloci verso la spiaggia, cerchiamo di metterci in un angolo poco esposto, anche se vista la giornata non c’è gente. Mi spoglio ...
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