1. Il passaggio (capitoli 16 e 17)


    Data: 13/07/2019, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... ristoratrice del sole. Quando mi alzai ero ricaricata come una batteria che necessitava solamente dei raggi del sole per ripartire. Posai le mani sui fianchi e ispezionai la mia parte di armadio per trovare i vestiti adatti. Scelsi un reggiseno che avevo già provato ed avevo trovato molto comodo, leggermente imbottito. Poi le mutandine bianche in cotone che si abbinavano ad esso ed infine una canotta attillata nero pece. Da un cofanetto infine estrassi i miei due ciondoli “di fiducia” che mi agganciai al collo con grande cura. Mi legai ancora i capelli dietro la schiena, tenendomi un elastico da parte al polso, insieme ad un braccialetto in argento.
    
    Scesi tranquilla le scale e in cucina trovai ad aspettarmi il pranzo pronto. Un biglietto mi avvisava che il mio uomo si era svegliato presto per andare a lavoro e che sarebbe tornato la sera. Si aspettava che facessi qualcosa per la ditta e dei lavori in casa in qualità di donna delle pulizie. Lavorare da casa era più bello però mancavano le caratteristiche chiacchierate che avevo tanto sentito parlare, insomma la vita d’ufficio. Visto che però Andrea mi aveva chiesto di stare semplicemente a casa, e che ascoltandolo avrei guadagnato tantissimo, c’era da dire che la cosa non era per niente inconveniente. Bastava poi dargli il mio culo ogni sera e io sarei diventata ricca in pochissimo tempo. Non che non mi interessava essere tutta per lui, però a parole risultava tutto tanto semplice. Mancavano solo delle amiche, qualcuno ...
    ... con cui parlare a cuore aperto. Presa da una amara nostalgia, mi ricordai del gruppetto conosciuto la prima settimana dopo l’intervento. Chiamai quindi una di loro che mi aveva lasciato il suo numero. Il suo nome era Manuela.
    
    “Pronto?”
    
    “Ciao Manuela sono Sonia. Non penso ti ricordi di me. Sono quella che circa una settimana fa ha organizzato un festino nella mia villa.”
    
    “Eccome se mi ricordo di te! Io e le altre ne abbiamo parlato per giorni della tua bellissima festa. Come stai?”
    
    “Bene. Disturbo?”
    
    “Un po’, sono all'università, ma non preoccuparti il professore non ci dice niente.”
    
    “Sicura? Perché se vuoi ti posso chiamare anche dopo...”
    
    “Nono tranquilla. Cosa c’è?”
    
    “Volevo chiederti se oggi pomeriggio eri impegnata, altrimenti potevamo andare insieme al parco e fare due chiacchiere. Sai mi sento un po’ spaesata senza conoscere qualcuno.”
    
    “Oggi pomeriggio? Certo! In realtà con le altre avevamo pensato di andare in palestra, ti va lo stesso?”
    
    “Si, si. Perfetto grazie.”
    
    “Va bene. Ci sentiamo dopo.”
    
    “Ciao buona scuola.”
    
    La mia telefonata si interruppe così.
    
    La mattinata passò rapida, consumai quindi un pranzo integrale e dopodiché mi vestii per la palestra. Manuela mi aveva mandato su WhatsApp l’indirizzo, per cui seguii maps e in 20 minuti arrivai alla palestra. Per fortuna avevo deciso di abbondare con i soldi da prendere, perché scoprii a mie spese il costo ingente di una seduta in palestra. Passai però un bel pomeriggio, assieme a ...