Le mie storie (99) 1ª parte - Racconti Erotici

Le mie storie (99) 1ª parte

... velocemente lavata e cambiata (avevo addosso ancora i vestiti dell’ufficio) torno nel salone dove mio nipote sta guardando la televisione. Mi siedo vicino a lui e cominciamo a chiacchierare un po’. Prima di tutto la scuola poi il rapporto con i suoi; ed è proprio qui che mi racconta che la settimana prima li ha sentiti litigare nella loro camera da letto. Quando ha cercato di capire quale fosse il motivo della discussione, origliando alla porta si è reso conto che stavano parlando proprio di lui; la mamma si lamentava del fatto che, sua sorella (Lina), si vestisse sempre in maniera troppo audace e che aveva notato lui guardasse la zia in maniera insistente. Al contrario il padre rideva, difendendolo in qualche modo, ribattendo alla moglie che dopo tutto a quell’età è normale essere attratti da certe cose. La mamma insisteva dicendo che lo aveva visto anche mettere 1 mano sul sedere della zia, al che mio fratello (secondo il racconto di Giacomo), avrebbe detto che era ben contento di 1 figlio così marpione e che anche lui quando era adolescente, spiava la sorella (ovvero la sottoscritta) e metteva le mani addosso alle cugine. Alla fine del racconto, dopo essermi messa a ridere, confermo a Giacomo che tra me e suo padre c’è sempre stato 1 rapporto molto libero (merito dei nostri genitori), ma senza nessun fine sessuale anche se quando era piccolino, faceva di tutto per toccarmi le tette. Visto che eravamo in tema di confessioni, gli dico che anche io da ragazza aveva avuto ...

... una cotta per un cugino lontano parecchio più grande di me, un po’ come lui credo avesse per Lina. Mi risponde che, verso la zia nutre 1 attrazione fisica diversa da quelle che ha verso le sue coetanee, forse perché lei è come se gli insegnasse ciò che deve mettere in pratica con le altre. La nostra confessione viene interrotta dall’arrivo a casa di mamma e figlia che prendono possesso della camera degli ospiti. Nel momento di fare il divano letto, mi rendo conto che, mentre aggiustiamo le lenzuola, lo sguardo di Giacomo indugia nella scollatura della mia camicia da notte… Lo redarguisco ridendo, ricordandogli che l’estate passata me le aveva già viste e comunque se le vuole vedere basta chiedere… Diventa paonazzo e si scusa (dopotutto gli uomini sono tutti uguali, davanti ad 1 donna leggermente diretta si fanno piccoli piccoli).

Venerdì

mi sveglio presto, non sono neanche le 8, esco dalla stanza cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare mio nipote, in fondo al salone, dove c’è la cucina, il frigorifero aperto illumina la sagoma di mia cognata in baby-doll trasparente e perizoma; quando si gira è praticamente a seno nudo, mi dà il buongiorno mentre metto a fare il caffè. Le chiedo perché sia vestita così sexy per stare in famiglia, mi risponde che ha comprato quel completino un po’ di tempo fa e non lo aveva mai messo così se lo è portato per “sfruttarlo” anche se non per un uomo. Sono costretta a darle ragione, ad accettare che sia una donna che va per la ...