Le mie storie (99) 1ª parte - Racconti Erotici

Le mie storie (99) 1ª parte

Dopo le vacanze di Natale in molti di voi mi avete chiesto di raccontare le peripezie adolescenziali di mio nipote Giacomo. Come ho già scritto nel post di Pasqua, abitando in 2 città diverse non è che segua la sua vita quotidianamente, al di là delle chiacchiere telefoniche nelle quali parliamo di scuola e famiglia. Ma come già anticipato, anche a Pasqua, sulla scorta del bel Natale passato qui, sono tornati a trovarmi oltre mio fratello con la moglie ed il figlio, anche la cognata Lina e sua figlia Chiara (che ha spinto per venire a Napoli visto che da alcuni mesi ha il fidanzato di queste parti). Mentre le altre volte vi ho raccontato dello strano rapporto tra zia e nipote, trovandomi protagonista involontaria delle loro gesta, questa volta, spinta dalla vostra curiosità ed anche dalla mia, ho cercato di proposito e non solo casualmente di scoprire (per così dire) le loro marachelle reciproche; così nei giorni di vacanza ho tenuto 1 sorta di diario (scritto rigorosamente a mano che solo adesso sto riportando qui) quotidiano nel quale ho raccontato non solo i loro incontri ma anche le mie giornate divise tra Lorenzo e Carmine.

Giovedì

esco dallo studio per ultima, avendo lavorato più del solito per avere il venerdì libero. Non passo neanche per casa mia ma visto che è praticamente ora di cena, vado direttamente dai miei dove trovo mio fratello e tutta la sua famiglia. La prima a corrermi incontro per salutarmi è chiara che, dopo aver baciato, Mi Ringrazia ...

... anticipatamente per l’ospitalità visto che potrà passare più giorni del solito con il ragazzo. Uno dopo l’altro saluto tutti, per ultima arriva Lina che, come al solito, non passa inosservata. È di spalle quando noto che indossa un vestito identico ad uno che io ho comprato alcuni mesi fa, solo di un colore diverso (il mio è verde il suo blu). È uno abito lungo fino alla caviglia con dei grossi bottoni che chiudono davanti ed una cintura in vita. Beh, appena si alza, mi rendo conto che ha chiuso 1 bottone meno rispetto a come faccio io lasciando aperto davanti uno spacco notevole che fa vedere nitidamente le autoreggenti e la mutanda. Quando si avvicina per baciarmi, a bassa voce le faccio notare l’ampia visione delle sue parti basse, ma lei subito mi ammonisce dandomi della bacchettona e pregandomi di non cominciare a criticare il suo abbigliamento. Intanto mia madre è pronta con la cena e, quando vedo Giacomo accomodarsi vicino alla zia, volutamente mi siedo anche io accanto a lei, dall’altro lato. Non sono passati neanche 5 minuti quando il mio sguardo casualmente cade verso la mano di lei portata in basso, accanto alla quale ci sta quella di mio nipote che le accarezza l’interno coscia. Subito capisco cosa mi avrebbe aspettato nei giorni a seguire, così appena finita la cena, saluto i miei che sarebbero partiti il giorno dopo per la Puglia, e torno a casa mia accompagnata da Giacomo al quale è stato dato il compito di cominciare a portare tutte le valigie da me. Dopo essermi ...