1. Transinferno


    Data: 21/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: UnoSguardonelBuiodellaNotte, Fonte: RaccontiMilu

    ... Cassio teneva in mano un lungo cazzo nero ricurvo vero l’alto. Era duro e puntava in su, quindi non riusciva a pisciare. Si sforzava ma niente.
    
    Rimasi pietrificato a fissare quel cazzo enorme, saranno stati almeno 25cm, forse più, che sporgeva dal suo tanga. Mi colpì soprattutto la cappella, molto chiara rispetto la pelle scura del resto del membro, e sproporzionata in grandezza, molto più grossa del resto.
    
    Finalmente zampillò un getto di orina e, in breve, il membro iniziò ad afflosciarsi, mentre io rimanevo sotto la doccia, la tenda appena aperta, a fissare a bocca aperta Cassio e il suo cazzo gigante. Finito di pisciare lei alzò gli occhi e incrociò il mio sguardo. Mi sentii gelare. Abbassai immediatamente lo sguardo facendo finta di insaponarmi.
    
    Avvertii una risatina, quindi lei si avvicinò e aprì la tenda vedendomi nudo. La fissai solo per un momento vergognandomi come un ladro colto sul fatto, temendo quasi che mi picchiasse come il secondo giorno di convivenza, quindi abbassai lo sguardo senza pronunciar parola. Lo sguardo mi cadde sul suo cazzo, enorme anche da floscio, e confrontandolo col mio ‘ un cazzo normalissimo ‘ mi sentii ancor più in soggezione.
    
    ‘questo bagno &egrave un cesso.’ esordì. ‘puliscilo. Oggi devo uscire, ho da fare, non ho clienti.’ spiegò allungando un braccio nella doccia per prendere una cuffia di plastica attaccata con una molletta al piattino per il bagnoschiuma. Nel fare questo, mi sfiorò il petto col braccio fissandomi in ...
    ... maniera equivoca e gettando un’occhiata al mio cazzo. ‘sei carino.’ aggiunse. ‘se avessi avuto el cazzo grosso avresti fatto impazzire molte donne.’
    
    Quindi rise di gusto umiliandomi, si voltò e se ne andò verso il lavandino dandomi le spalle. Rimasi bloccato per alcuni minuti col cervello in corto circuito.
    
    Infine, mi accorsi con orrore che, mentre Cassio si lavava velocemente, facendosi anche un lungo bidet, avevo avuto un’erezione.
    
    Il fattaccio accadde un venerdì sera. Daniela aveva litigato col padre che le aveva negato le chiavi dell’auto; di muovermi prendendo due autobus e la metro per arrivare da lei non ne avevo voglia, così decisi di restare a casa e leggermi un libro. A quel tempo non avevo più il Pc, rimasto a casa dei miei, né la tv, di proprietà esclusiva di Cassio.
    
    Quella sera la mia coinquilina non c’era e avevo tirato un sospiro di sollievo.
    
    I miei occhi leggevano le pagine d’un romanzetto fantasy da 4 spiccioli, niente di pretenzioso, la mia mente invece era concentrata su quello che era accaduto due giorni prima nella doccia.
    
    Da allora, io e Cassio c’eravamo soltanto incrociati sul pianerottolo del palazzo senza scambiarci una parola; d’altra parte, lei non mi salutava mai quando ci incontravamo e io avevo adottato lo stesso comportamento.
    
    La mia mente vagava su quella forma femminile eppure estremamente mascolina. Ricordavo lo schiaffo che mi aveva buttato a terra, la forza con cui mi aveva trascinato nell’appartamento il primo giorno, i ...
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