1. Donatella cap.1 - incontro e conoscenza


    Data: 02/07/2019, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... dal lato opposto senza guardare. Ci urtammo e per evitarle di cadere la presi tra le braccia. Fu un attimo. Pochi secondi che in qualche modo cambiarono le nostre vite. Le nostre facce si ritrovarono vicine, forse troppo vicine ed il braccio con cui la cinsi, impedendole di fatto di ruzzolare a terra, forse la strinse troppo.
    
    “Oh, scusami tanto”, mi disse lei arrossendo.
    
    “Di nulla”, le risposi “È un piacere tenerti stretta”.
    
    Fu quella risposta, più di qualsiasi altra cosa a mutare il corso delle cose. Forse se non avessi detto quelle cinque parole in fila, ella non avrebbe colto il senso del mio gesto che andava al di là dell'impedirle di cadere a terra. Restò un attimo in silenzio a bocca aperta, quasi incredula, mentre io non mollavo la presa. Ricordo ancora oggi cosa indossava ella quel giorno: una gonna a sigaretta nera con una camicetta bianca, delle calze color carne lucide e della ballerine rosse, come il rossetto e la borsa. Aveva un leggero profumo che sapeva di mandorla, gusto che io amavo.
    
    Mi prese la mano destra e si voltò di scatto, dirigendosi verso le scale che portavano al piano inferiore, verso le cantine. Trainato da lei, la seguii. Le porte delle cantine erano di ferro. Ella aprì quella che poi scoprii essere la sua e mi fece cenno di entrare, senza dire nulla. Una volta entrati, nessuno ci avrebbe visti. Richiuse la porta a chiave dopo aver poggiato la borsa su una scansia, si avvicinò a me e ci baciammo.
    
    “Quello è stato uno dei momenti ...
    ... più incredibili della mia vita”, diceva sempre quando ne parlavamo.
    
    Io la strinsi e le poggiai le mani sui fianchi, magri ed ossuti, nonostante fossero leggermente larghi. Eravamo entrambi eccitati e desiderosi di conoscerci e di esplorarci. Lentamente le feci salire la gonna finché non riuscii a portare la mano sinistra fra le sue cosce e di lì finalmente al suo sesso.
    
    Ella sussultò, strinse le cosce serrandomi di fatto la mano, poi si staccò dal bacio che ci stavamo scambiando e mi disse:”Facciamo sul serio allora?”.
    
    “Altroché”, le risposi.
    
    Sorrise e riprese a baciarmi, allargando leggermente i piedi e consentendomi così di accarezzarle la passera attraverso il collant. La sua bocca aveva un buon profumo ed il suo corpo altrettanto. Sentii la mia erezione crescere ed aumentare e quando ella vi portò la sua mano destra scoprì subito quanto fossi eccitato. Un attimo dopo si inginocchiò davanti a me e mi slacciò i pantaloni, poi abbassò i boxer e si prese in bocca il mio membro. Non disse nulla, ma lo lavorò per alcuni minuti finché l'erezione non fu completa. A quel punto la feci alzare perché era giunto il suo momento. Vidi un tavolo in un angolo e la condussi là per mano. La feci sedere ed ella istintivamente sollevò le gambe. Mi insinuai in mezzo a quegli arti magri e lunghi e le leccai dapprima l'interno coscia, poi le ginocchia, le gambe ed infine le caviglie. Con le mani lacerai il collant e con le dita scostai leggermente lo slip nero che Donatella indossava ...
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