1. Donatella cap.1 - incontro e conoscenza


    Data: 02/07/2019, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    La mia storia con Donatella andava avanti da circa due anni. Abitavamo nello stesso condominio, lei con la sua famiglia al sesto piano ed io con mia moglie al quinto, in un elegante zona centrale di Novara.
    
    Io non avevo figli, ero sposato da quasi dieci anni, lei invece ne aveva due di oltre vent'anni, Gabriella e Paolo, ed aveva già festeggiato le nozze d'argento. Si era sposata giovane, poco dopo i vent'anni con un uomo di otto anni più grande di lei ed avevano avuto subito i figli. Erano stati ed erano tuttora una coppia felice, così come lo ero io con Carla.
    
    Nessuno di noi due aveva mai tradito il proprio partner e di questo aspetto con Donatella discutevamo spesso così come della differenza di età, circa otto anni, che ci separava.
    
    “Se potessimo uscire allo scoperto, la gente penserebbe che io sia tua zia”, mi diceva lei spesso.
    
    “Se proprio direbbero che sei una milf ed io il tuo toy boy”, le rispondevo sempre scherzando.
    
    La nostra storia era cominciata per puro caso ed era stata per ognuno di noi una pura evasione da quella tranquilla normalità che tutto sommato andava bene ad entrambi. Quando io e Carla avevamo scelto quel condominio, io l'avevo notata immediatamente ed ella aveva notato me allo stesso modo. Nessuno dei due aveva pensato di andare oltre. Dopodiché ci eravamo conosciuti e a livello familiare ci eravamo frequentati per qualche riunione di condominio e cose simili.
    
    Donatella non era certamente il mio tipo di donna. Era alta quasi ...
    ... quanto me, magra, bionda, ben tenuta e quasi mai truccata se non consideriamo il rossetto rosso e lo smalto alle unghie. Aveva la tipica fisicità della donna tedesca del nord o di quelle olandesi e danesi. I capelli corti fin sopra le spalle, biondi e lisci, la carnagione chiara. Indossava sempre delle scarpe basse e dei look piuttosto basici per i quali spesso bisticciavamo.
    
    “Non posso vestirmi da zoccola come vorresti tu”, mi disse una volta “come farei a spiegarlo in casa?”.
    
    “Digli che al lavoro ti vogliono più giovanile e che c'è bisogno di catturare più clienti”, le dicevo scherzando.
    
    “Vaffanculo Franco! Tieniti tua moglie allora e non venire a bussare alla mia porta”, mi diceva concludendo la discussione.
    
    Lei faceva la segretaria in una azienda che aveva gli uffici vicini alla sede della società per la quale io lavoravo. Tre o quattro volte ci eravamo incontrati in pausa pranzo, mentre eravamo reciprocamente con delle persone; poi un giorno, qualche settimana prima che cominciasse la nostra relazione, ci incontrammo al ristorante da soli e così pranzammo insieme. Fu un bel pranzo, spensierato e divertente. Io in un paio di occasioni la stuzzicai ed ella stette al gioco. Tutto nacque in quel pranzo e si concretizzò una mattina di qualche giorno dopo quando, uscendo per andare al lavoro ci scontrammo davanti alle cassette della posta nell'ingresso del nostro condominio.
    
    Io ero di fretta ed ella pure. Io arrivai da destra alle cassette della posta ed ella arrivò ...
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