1. Pamela


    Data: 27/06/2019, Categorie: Etero Autore: Mudcrawler, Fonte: EroticiRacconti

    ... inventato.”
    
    -Dagli qualche secondo e canterà “Aria, in ogni angolo della mia stanza, ti sto cercando”.
    
    Non so se essere felice della mia “bravura” in questo gioco, lei è quasi nuda e io ancora un po’ e devo rimettermi anche la giacca.
    
    Non esagero con le porzioni di secondo, pulled pork con cipollotti, rossi caramellati e bianchi in agrodolce, insieme ad un pan-focaccia al sesamo e nigella.
    
    “Questo però davvero è pesante.”
    
    -Lo è, per questo hai le cipolle in agrodolce di fianco e ora stappo un bianco dell’Alto Adige.
    
    Mi alzo, stappo, verso, assaggia, riassaggia tutto e capisco che si trova di fronte ad una scelta: deve scegliere se mangiare il resto del secondo senza mutande o a tette al vento. Va con la prima opzione e si sfila gli slip; ora invece di mangiare il secondo mangerei volentieri lei, senza nemmeno condirla, faccia nel cespuglio e via. E invece aspetto e faccio il distaccato, sorrido e vado verso la fine del piatto. Intanto Sorrenti si rivela un sottofondo un tantinello pesante per la serata per cui scherzando le propongo di cambiare.
    
    “Vediamo se così ti frego” dice, cambiando cd e sedendosi nuovamente a tavola. La guardo sorridendo, un po’ di suspense, via. Alzo gli occhi come a consultare un catalogo mentale, prendo tempo, la vedo sorridere sempre più, mi sento cattivo e infrango i suoi sogni:
    
    -Christina Aguilera, ‘Stripped’, 2002. Ci lavoravo nel pop, devi impegnarti di più.
    
    “Ma allora non ho speranze!”
    
    -Ne hai tantissime, è molta ...
    ... di più la musica che non conosco rispetto a quella che conosco, non hai ancora trovato la strada giusta.
    
    “Allora adesso passiamo a Spotify, altro che cd.”
    
    -Ok ma ricordati che devi conoscere quello che metti, hai già trasgredito con Alan Sorrenti.
    
    Ora, in una serata che dovrebbe finire in un determinato modo, in cui occhiate un po’ maiale e allusioni e persone a tavola in mutande sono la caratteristica principale, questa frase mi lascia interdetto. Preferirei non pensare alla mia commensale in atti di depravazione con un cantante dimenticato degli anni ’70, lei legge la mia perplessità e ride.
    
    “Vediamo cosa sai di questo allora.” e fa partire una canzone. Niente, non ho assolutamente idea di cosa abbia messo, è una truzzata da discoteca che potrei far risalire alla metà degli anni 2000 ma non ho idea di cosa sia, lei alza le braccia al cielo e urla.
    
    “Ora posso decidere cosa farti togliere”
    
    -Veramente non funziona così, io non ho scelto niente…
    
    “Ma è la prima volta che vinco dopo due ore di gioco e quindi decido io.”
    
    Ho imparato da qualche anno a non oppormi alla volontà femminile in questi casi, quando decidono che è così è così; del resto non è poi un gran sacrificio.
    
    Pamela si avvicina a me, mi fa alzare, mi apre la zip ed estrae dalle mie mutande una portata a sorpresa.
    
    “Ora te ne stai così fino a fine cena.”
    
    Potrei, volendo, farle notare che tecnicamente non mi ha tolto niente, sono ancora completamente vestito, solo con un pendaglio in ...