1. Pamela


    Data: 27/06/2019, Categorie: Etero Autore: Mudcrawler, Fonte: EroticiRacconti

    “Ma tu mica facevi il musicista?” chiede Pamela, azzannando una fetta di frittata alle erbe mentre i Supertramp forniscono il sottofondo perfetto.
    
    -Sì, perché?
    
    “Dove hai imparato a cucinare così?”
    
    -Dono di famiglia.
    
    Mentre rispondo si sfila la camicetta verde: stiamo facendo un gioco, Pamela non credeva che io potessi cucinare davvero per cui ho accettato di dimostrarle il contrario ma per ogni volta che la stupisco con una portata deve togliersi qualcosa. Da parte sua mi ha lanciato un’altra sfida: la cena si tiene a casa sua ed è lei ad occuparsi del sottofondo musicale, per ogni disco che mette che io non conosco devo togliermi qualcosa. Un incrocio un po’ ridicolo e un po’ vizioso tra uno strip-buffet ed uno strip-quiz che la porta ad essere già senza scarpe (involtini di bresaola con ricotta ed emulsione al basilico nordico), calze (focaccia ai pomodorini) ed ora camicetta (frittatina alle erbe di campo con menta e cipollotto). Lei di contro ha cercato di spiazzare uno con la barba mettendo Wes Montgomery, pensando che non ne sapessi di jazz; errore.
    
    Il primo stava quasi per non stupirla, pappardelle al cinghiale marinato,
    
    “Non sono un po’ pesanti?”
    
    -Beh, non ho mai parlato di cucina leggera.
    
    “Ma le tagliatelle così dove le trovi?”
    
    -Sono pappardelle baby e le ho tirate io con le mie manine.
    
    Si slaccia la cintura, penso che sia già piena, in realtà si toglie i pantaloni, l’ultima notizia l’ha effettivamente stupita, come se ci ...
    ... volessero nozioni di fisica quantistica per tirare due pappardelle.
    
    “Non vale, adesso tocca di nuovo a me!”, si alza mostrando un corpo che mi farebbe interrompere la cena all’istante per ribaltarla sul divano e farle cose orrende; pazienza, arriverà il momento. Apre il cassetto dello stereo e cambia cd, sceglie una traccia e torna verso di me con aria di sfida;
    
    -‘Ain’t nobody’, Chaka Khan, da ‘Stompin’ at the Savoy’, live con i Rufus del 1983 anche se il pezzo è dall’ultima facciata del secondo disco, registrata in studio. Uno dei migliori groove di batteria che Mr.John Robinson abbia mai regalato al mondo.
    
    Leggo la delusione nei suoi occhi mentre si siede per finire le pappardelle. Però si sta divertendo e so che sta già pensando al prossimo disco, io invece inizio ad estrarre dal forno un pezzo di spalla di maiale completamente sfilacciato e lo lascio a riposare. Mi risiedo e mangiamo in silenzio per qualche minuto, con sguardi interessanti che vanno dalla sfida al divertito al curioso; quando finiamo il primo mi alzo per sparecchiare e preparare il secondo, intanto sento che anche lei si alza e fruga in un cassetto. Torna e mi dice “Questo non so neanche cosa sia, l’ha dimenticato mio padre una volta che è stato qui, non c’è scritto niente sul cd”. Ascolto un attimo, rumore di vento, entra una chitarra e ho capito, entra il mellotron e non ho dubbi.
    
    -‘Aria’, primo disco di Alan Sorrenti, 1972, prima che finisse a fare merda da classifica.
    
    “Eddai, te lo sei ...
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