1. Un medico per amico


    Data: 26/06/2019, Categorie: Etero Autore: migratore, Fonte: Annunci69

    Ero da poco in pensione. Porto bene gli anni e da bravo medico, approfittando anche di una splendida giornata di primavera, stavo camminando a buona andatura sull’argine vicino a casa. Saranno state le 11, non pensavo a nulla, guardavo i pochi ciclisti e runner che percorrevano la stessa strada. Incrociai una donna che procedeva in bicicletta in modo sostenuto non vestita da biker, ma con eleganti calzoni di velluto e una giacchina in goretex antivento e un basco giallo sbarazzino a trequarti sui capelli ramati. Con la coda dell’occhio vidi che era finita sbandando sull’erba cresciuta sul bordo della pista e poi sentii un gridolino e un colpo. Mi girai e la vidi distesa sulla scarpata dell’argine incastrata con una gamba sotto la bici. Tipica caduta da frattura del femore…. Era una donna sui 40 anni, carina e le chiesi se avesse bisogno di aiuto.
    
    Mi disse solo “si penso di si”, mi sembrava dolorante.
    
    “Mi chiamo Carlo e sono un medico, se è d’accordo, le darei un’occhiata prima di spostarla “.
    
    “ Dottore? Dopo la sfortuna viene la fortuna; la ringrazio moltissimo mi chiamo Anna “.
    
    Chinatomi, le chiesi dove le faceva male, anche se a prima vista non pareva esserci frattura .
    
    “ Mi fa male appena dietro la gamba incastrata sotto la bici”.
    
    “ Provi a muovere il piede e il ginocchio” “Ok, adesso la aiuto ad alzarsi, ma non mi pare nulla di grave.”
    
    Spostai lentamente la bicicletta e la presi sotto le ascelle (capperi aveva un gran bel seno) per alzarla, senza ...
    ... lamenti da parte sua.
    
    “Si appoggi alle mie spalle”.
    
    Intanto vedendola da vicino, con il viso e la bocca ad un passo ebbi una bella erezione. E pure la tentazione di baciarla. Era una bella donna.
    
    “ Rimanendo così ferma in piedi sente dolore?”
    
    “No sento come un indurimento “
    
    “ Provi a fare un passo con la gamba destra”.
    
    Data la posizione e l’altezza di una decina di cm inferiore alla mia, lo fece verso di me e arrivò vicino, troppo vicino, tanto che le tette (belle sode) mi toccarono il petto e lei doveva aver sentito il mio cazzo bello duro .
    
    Il braccio destro mi era finito sopra la spalla e sembravamo due innamorati un po’ goffi.
    
    “ Mi scusi” disse, ma non si mosse.
    
    “ Di che? Guardi che sono un medico e le ho detto io di muovere la gamba…come va?”.
    
    “Muovendola mi fa male dietro.”
    
    “ La devo toccare e mi dica cosa sente”
    
    Le passai il braccio sinistro dietro la schiena toccandole en passant il culo e scivolai sui calzoni palpandole la coscia.
    
    “ Ho sentito calore e poi dolore nella coscia”.
    
    “E’ una contrattura al bicipite femorale appena dietro la gamba destra. Non c’è nulla di rotto adesso la posso aiutare ad arrivare a casa; dove abita?”.
    
    Scoprimmo di abitare non solo vicini, ma addirittura a poco più di 200 metri di distanza….il mondo è piccolo…
    
    Percorremmo la strada: lei zoppicando si teneva salda al mio braccio ed io facevo rotolare la bici. Passeggiata gradevole in cui lei scoprì che io ero divorziato e avevo tre figli grandi ...
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