1. Il venditore ambulante 3 -in ginocchio- x


    Data: 25/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    ... apro”-
    
    -“Lascia tutto aperto e fatti trovare sotto il balcone in ginocchio”-
    
    Lascia il portone aperto alle mie spalle e tornai in camera abbassando lo schermo del portatile e andando a posizionarmi come chiesto sotto il balcone. La porta d’ingresso si chiuse, il rumore dei passi si fece sempre più vicino finché Franco comparì nella stanza. –“Eccoti maiala”- esclamò al suo ingresso portandosi a passo spedito verso la mia bocca –“Ho una sorpresina per te anche oggi. Alzati”- , –“Guarda là al solito posto chi c’è”- scrutai tra le macchine parcheggiate e notai che all’interno della sua auto c’era Luigi. –“Che ci fa lui qui? Non era a lavoro?”- domandai stupito –“Siamo andati dal meccanico, la sua auto è da rottamare e ho dovuto scarrozzarmelo dietro”- una sua mano mi accarezzo il culetto –“Ho solo dieci minuti. Ciucciamelo troia dai”-. Ritornai in ginocchio di spalle al balcone lasciandolo a godersi il panorama. Cominciai a sbragarlo, aveva il cazzo già in tiro, lo feci uscire fuori impugnandolo e nel momento dell’assaggio mi bloccò –“No no, leccami i coglioni prima”-. Tirai fuori le grandi palle penzoloni e iniziai a leccarle mentre ciondolavano sul viso –“Cosi brava”- , -“Leccale bene siii”-. Franco godeva come un matto a sentire la lingua umida e calda invadergli i testicoli pieni di sborra. Prima di afferrare il glande tra le labbra ciucciai e presi in bocca entrambe le palle –“Voglio vederti leccarle a mio figlio”- disse in totale eccitazione –“Chiamalo dai”- lo ...
    ... supplicai –“Fallo salire che gliele lecco davanti ai tuoi occhi porco”-. Non feci in tempo a finire la frase che subito ingoiai la cappella già bagnata –“Aaaah maiala”- godeva il vecchietto. Il sapore del suo cazzo mi piaceva da morire, un gusto di uomo vissuto e porco, proprio come piaceva a me. Cominciai un succoso pompino con ritmo veloce e sostenuto, volevo farlo esplodere di piacere davanti agli occhi del figlio –“Sei una puttana dai continua cosi”- levai dalla bocca tutta la grossa nerchia dura e iniziai a sbattermela sul viso –“Schiaffamelo forte”- supplicai –“Ti piace cosi eh? Cagna!”- impugnò la sua mazza e cominciò a sbattermela su tutto il viso –“Troia prendilo”-. Franco stava perdendo il controllo, era completamente preso dalla mia voglia di cazzo tanto da tirarmi contro il muro per i capelli bloccandomi in maniera tale che non potessi muovere il capo, cominciò a scoparmi forte la bocca –“Ti sfondo la gola troia”-. Il cazzo mi trapanava la cavità orale, avevo difficoltà a respirare, non si fermava, continuava a spingere a fondo provocandomi conati. Gli occhi iniziarono a lacrimarmi e la bocca grondava di saliva. Ogni tanto tirava fuori il palo permettendomi di respirare, amavo sentirmi il suo oggetto sessuale –“Sono la tua troia”- dissi guardando verso l’alto prima di essere invaso ancora dal suo uccello. Avvinghiai le sue chiappe con le mani accompagnando il movimento seguendo il ritmo –“Si cosi troia cosi cosi”- lo trattenni con forza dentro la gola leccando la base ...