1. Sadico del piacere


    Data: 25/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Brisingr, Fonte: RaccontiMilu

    Sono le 23 in punto, come da indicazioni sono sotto casa tua, indosso tacchi vertiginosi che slanciano le mie gambe, poi ogni curva è coperta da un lungo cappotto, come da indicazioni. Suono al citofono e per risposata mi apri il portone, non proferisci parola. Giungo fino alla tua porta di casa che si apre in uno spiraglio, dentro c’è buio, totale; i tuoi occhi che mi scrutano dall’oscurità, illuminati dalla luce soffusa che c’è qui fuori. Spalanchi la porta e mi lasci entrare nel regno delle torture, del sadismo, del piacere. Ho paura, ti conosco e ti desidero, sono stata tante volte con te, ma oggi è tutto freddo, tutto spettrale, eppure una strana sensazione di caldo pervade il mio ventre, è il mix di ansia e eccitazione che ti piace scorgere nelle tue vittime, in me. Mi afferri la mano come fossi una principessa, in fondo so di esserla, la tua. Ma ora schiava, oggetto dove sfogare le tue perversioni, e io non vedo l’ora di accontentarti. Non una parola e mi conduci fino alla tua camera da letto, indossi solo un paio di boxer, a che servirebbero altri vestiti? Solo inutili apparenze. Infatti una volta raggiunta la nostra destinazione mi sfilo il cappotto leggero e lo sento scivolare sulla mia pelle nuda, completamente nuda, come mi hai chiesto di fare. Scendo dai trampoli e senza dire una parola con lo sguardo fisso sulla tua sagoma, ti porgo i polisi, in attesa delle mie catene. Ora tua principessa prigioniera. Avverto l’ombra di un sorriso, ma forse è solo una mia ...
    ... impressione.
    
    Mi prendi per mano e mi conduci sopra al materasso ora completamente nuda davanti ai tuoi occhi bramosi, così a quattro zampe, i capelli lisci che cadono attorno al viso, gli occhi chiari che si chiudono. Ti sento inginocchiarti dietro di me, si accendono le luci, ma tutto per me è buio: una benda mi copre gli occhi, non potrei vedere nulla nemmeno volendo, è seta nera ed io mi sento una vittima da sacrificare.
    
    “Apri la bocca”
    
    Un sussuro di fianco al mio orecchio, la mia bocca improvvisamente piena con una palla, due strisce di cuoio vanno a legarsi attorno alla nuca. Sento il tuo fiato sul collo, sospiri contro la mia pelle che si ricopre di brividi al tuo passaggio. Sento le tue labbra giungere alla curvatura della schiena, tiri fuori la lingua e da lì scendi. è bollente e mi taglia come una lama, la mia pelle si scioglie attorno a te. Arrivi al solco del mio culo, lo percorri fino ad arrivare al mio buchino, lecchi piano, bagnato, giri intorno a poi risali al mio collo, rubandmi dalle labbra spalancate un primo gemito. Ora lo baci, raggiungi il lobo, lo lecchi, poi ancora il collo, la pelle morbida e sensibile, la tua lingua è di velluto.
    
    Ti allontani da me, dal letto, ti sento trafficare con vari oggetti ma non capisco cosa siano, nemmeno sforzando l’udito, rimango ferma, come una statua di marmo sul tuo letto, posizione esposta e pronta a te. La tua mente a volte sadica, la mia inesperienza, la mia voglia, bisogno di te, di soddisfarti e di essere ...
«123»