1. Come l’acqua salmastra


    Data: 24/06/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... cominciò a condurre sempre più freneticamente.
    
    Lo voleva, lo voleva far impazzire, stava impazzendo, voleva avere un orgasmo appagante e definitivo, voleva solo sentire l’osceno rumore del cazzo di lui che veniva risucchiato e risputato dal suo corpo.
    
    “oddio…” ansimò lui, sentendo risalire la scarica elettrica lungo la colonna vertebrale che lo avvisava di godersi quegli ultimi istanti prima della sua esplosione. Prese Viktorie per i fianchi e diede due colpi decisi verso l’alto, sorprendendola, e con un movimento rude e inaspettato la fece sdraiare sul fondo della patanea, la baciò mentre non le mollava i magri fianchi da danzatrice e prese a sbatterlo dentro senza alcun romanticismo, o forse semplicemente in quel momento il loro romanticismo prevedeva questo, un’imperiosa, totalizzante, spiazzante e gustosissima presa di possesso del corpo e della mente di lei, che cominciò a urlare oscenità di ogni genere, guardandolo negli occhi e volendo solo il Piacere, sentiva che doveva esserci qualcosa di più grande, lo sentiva crescere dentro di ...
    ... s&egrave, in un misto di eccitazione e paura, si stavano perdendo nella passionale e irrazionale copula in cui lui era l’indiscusso possessore, ma lei era il ricettacolo del piacere, del suo crescente e di quello di lui, e si sentiva al centro di tutto…
    
    Tremò, si sentì mancare, e il suo corpo la lasciò solo gridare e stringere, stringere nel piacere quel sesso così nuovo per lei che non sembrava volerne perdere nemmeno un centimetro. Fu troppo per lui che riuscì a sfilarsi all’ultimo e ad eiaculare senza controllo.
    
    Viktorie si lasciò rimbalzare quel piacere nel cervello ancora un poco senza riuscire ad opporsi, rendendosi vagamente conto del calore sulla pancia e sui seni che gli schizzi di lui le portavano.
    
    “Dovrei pulirmi…” pensò una parte di lei, ma la sua mano già si tendeva ad afferrare il sesso di lui, e senza sapere cosa la spingesse Viktorie si portò alle labbra quell’asta spossata (ma non del tutto decisa a lasciarsi andare alla stanchezza), a coprirla di baci, a sentire il piacere di tutti e due mescolati assieme.
    
    Come l’acqua salmastra. 
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